Un bimbo di quattro anni è morto ad Elgin, nell’Iowa, dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa, probabilmente sparato da lui stesso. Lo riferisce il quotidiano Des Moines Register, che cita lo sceriffo locale. La polizia è intervenuta dopo la telefonata al 911: sul posto, oltre alla vittima, erano presenti anche due bambini e due adulti. In base a una prima ricostruzione, il piccolo si è sparato accidentalmente in casa mentre la madre si trovava in giardino.

La notizia è arrivata solo poche ore dopo che il presidente Barack Obama ha rivolto l’ennesimo appello per limitare la diffusione delle armi. “Non ci sono più scuse” per non agire, ha detto il presidente, aggiungendo che bisogna rendere “più difficile mettere le mani sulle armi d’assalto per chi vuole uccidere americani”. Nell’ultima settimana “abbiamo osservato momenti di silenzio per le vittime della violenza con le armi. Troppo spesso questi momenti sono stati seguiti da mesi di silenzio”. E ancora: “Dobbiamo far ascoltare ai nostri figli i rischi che le armi pongono alle comunità, lo status quo non ha senso”.

L’appello è giunto in seguito alla strage di Orlando: il killer Omar Mateen, che ha ucciso 49 persone in un locale gay, ha potuto munirsi di armi anche se in passato era finito nel mirino della Fbi in quanto potenzialmente in contatto con organizzazioni terroristiche. Dopo questo ennesimo episodio di violenza, il senatore democratico Chris Murphy ha dato vita a una maratona parlamentare lunga 15 ore per convincere il Congresso americano ad adottare una legge sul tema. In seguito a questa iniziativa, il partito repubblicano ha dato per la prima volta segnali di apertura per limitare la diffusione delle armi sul suolo americano.

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