Romano Prodi, nella sua deposizione al ‘processo Rating’ di Trani, ha dichiarato che “urge un più robusto quadro normativo che regoli l’attività delle agenzie che spesso influiscono sulle sorti dei Paesi”. Ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, Michele Ruggiero, il pm del Tribunale di Trani che ha messo sotto inchiesta le agenzie di rating, spiega che “la corruzione negli enti pubblici è un fattore di diseconomia del sistema. Fino a quando ci sarà corruzione negli uffici pubblici l’economia non ripartirà”. Il magistrato aggiunge che gli interventi legislativi dovrebbero creare una cultura della legalità tra impresa ed enti pubblici. Ma nonostante i processi tecnici e giuridici c’è sempre “il rapporto umano nel quale si annidano i meccanismi corruttivi”. Poi, conti alla mano, Ruggiero descrive come l’intero debito pubblico potrebbe essere annullato in dieci anni recuperando i soldi della corruzione e dell’evasione fiscale. E a proposito del Tribunale di Trani afferma: “Si continua a perseguire la criminalità economico finanziaria senza lasciarsi impressionare dalla dimensione dei soggetti ritenuti responsabili”

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