Cinema

La Grande Bellezza di Sorrentino premiato come miglior film non anglofono del decennio

L'importante riconoscimento arriva grazie al voto degli utenti del sito del British Film Institute, l'istituzione cinematografica per eccellenza del Regno Unito. In seconda posizione si classifica "La vita di Adele" (2013) di Abdellatif Kechiche e al terzo da posto c'è "Il sospetto" (2012) di Thomas Vinterberg

di Anna Maria Pasetti

Paolo Sorrentino continua a godere dei risultati del suo Oscar. Il suo La Grande Bellezza è infatti risultato il miglior film non anglofono del decennio. Questo a detta degli utenti del sito del British Film Institute, ovvero l’istituzione cinematografica per eccellenza del Regno Unito.

Il BFI ha infatti indetto un sondaggio chiedendo ai lettori di esprimere la top ten delle pellicole prodotte tra il 2005 e il 2015. Il film di Sorrentino guida dunque tale classifica di 10 opere. La lieta novella arricchisce il già copioso bottino di riconoscimenti ottenuti dalla pellicola italiana vincitrice dell’Oscar nel 2014 come miglior film straniero. Benché la decina che andremo ad elencare sia composta per lo più da film pluripremiati, la conoscenza degli ambienti britannici – anche molto pop – lascia immaginare che i titoli siano stati scelti “a prescindere” dai pur prestigiosi riconoscimenti ricevuti. Insomma, che La Grande Bellezza avrebbe raccolto i favori del popolo di Sua Maestà anche senza il suo meritatissimo Oscar. E tale preferenza non è cosa da poco, visto che raccoglie opere di ben un decennio.

Ad un primo sguardo, la classifica rivela che 9 titoli su 10 hanno concorso (in diversi casi vincendovi premi) al Festival di Cannes e che con ben 4 film su 10 la cinematografia francese fa da padrona nel cuore del British Film Institute. Al secondo posto troviamo infatti La vita di Adele (2013) di Abdellatif Kechiche, acclamato vincitore sulla Croisette nel 2013, seguito da Il sospetto (2012) del danese Thomas Vinterberg e Amour (2012) dell’austriaco Michael Haneke (il film è prodotto dalla Francia) anch’esso vincitore della Palma d’oro nel 2012.

In quinta posizione c’è Uomini di Dio (2010) di Xavier Beauvois, poi Un sapore di ruggine e ossa (2012) di Jacques Audiard e Il tocco del peccato (2013) del cinese Jia Zhangke. Ottavo film in classifica è La donna che canta (2010) del canadese Denis Villeneuve, seguito da Post Tenebras Lux (2012) del messicano Carlos Reygadas e al decimo posto I Wish (2011) del giapponese Hirokazu Kore-eda.

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