Non c’è solo la società immobiliare Reluca Srl, creata nel 2010 con Riccardo Totti (della quale ci siamo già occupati) nelle informative del Ros su Luca Odevaine. Si cita anche un’altra società, denominata Gec Srl che secondo la ex moglie lavorava negli eventi organizzati dal Comune di Roma. La società Reluca Srl era intestata a Odevaine per il 90 per cento e al fratello del campione giallorosso per il 10 per cento. Invece la Gec è stata creata nel 2005 e intestata alla allora moglie di Odevaine forse per non dare nell’occhio. Di entrambe si parla a lungo un mese e mezzo prima dell’arresto in una telefonata del 22 ottobre 2014 tra Odevaine e il suo legale, Valter Calvieri. Quel giorno l’avvocato dell’ex vice capogabinetto di Veltroni, sindaco di Roma, lo aggiorna sulla causa con la ex moglie venezuelana Lozada Hernandez Nitza Del Valle, 43 anni. Il Ros dei Carabinieri registra e trascrive la conversazione definita “interessante”.

Calvieri legge al telefono al suo assistito la memoria presentata contro Odevaine dall’avvocato della ex moglie, Nicola Indolfi. “Fa una lunga disamina di tutte le mignottate che a suo dire tu (Odevaine, ndr) sei uso fare con le Fondazioni per i fondi; quando eri capo di gabinetto del sindaco Veltroni – dice l’avvocato riportando la tesi di controparte – utilizzavi la società Gec formalmente intestata a tua moglie per fare operazioni diciamo non apparendo personalmente”. Il Fatto ha verificato ed effettivamente alla Camera di Commercio di Roma risulta la società Gec, Gestione eventi complessi Srl, creata nel 2005, partecipata al 100 per cento e amministrata dalla allora moglie di Odevaine. Negli anni d’oro fatturava fino a 181 mila euro all’anno, come accaduto nel 2006.

L’avvocato poi prosegue: “Che hai utilizzato il conto corrente 67… intestato alla moglie presso la Popolare di Vicenza per finalità personali (…) inoltre il ricorrente (Odevaine, ndr) ha conferito alla Monte Paschi Fiduciaria (società intestataria formale delle quote della società Reluca di Odevaine e Riccardo Totti, ndr) e alla Reluca e via dicendo e quindi chiede che tu debba esibire gli estratti degli ultimi tre anni di una serie di carte di credito e di una serie di conti correnti”.

L’avvocato della ex moglie, Nicola Indolfi, è profetico: “Chiede infine demandarsi alla polizia tributaria – prosegue il resoconto di Calvieri – di effettuare ogni opportuno accertamento sull’effettivo patrimonio e sulle proprietà del signor Odevaine e chiede inoltre effettuarsi accertamenti sui soggetti a te (Odevaine, ndr) riferibili quindi Fondazione Integra/azione cooperativa Abitus e Reluca”. La moglie di Odevaine chiedeva al giudice di obbligare il marito a fornire notizie sulla Reluca Srl. Il Fatto ha svelato che questa società di Odevaine e Riccardo Totti (amministrata oggi dalla figlia di Odevaine e fino a marzo scorso dal commercialista Stefano Bravo, finito ai domiciliari il 4 giugno scorso) ha comprato tre negozi alla Garbatella da una società riferibile a Daniele Pulcini, anche lui finito ai domiciliari il 4 giugno.

Reluca inoltre ha comprato anche un negozio per 265 mila euro a via Ostilia a due passi dal Colosseo e dal palazzo dove vivevano Odevaine e la sua ex moglie. Il negozio sorge accanto al centro estetico gestito dalla ex moglie venezuelana. I locali erano in affitto e probabilmente Odevaine avrà pensato di trasferire il centro nel negozio di parrucchieri comprato dalla Reluca.

Al termine della telefonata riportata dal Ros, l’avvocato Calvieri legge a Odevaine le domande che l’avvocato della ex moglie voleva far fare a Odevaine dal giudice: “Vero che il signor Odevaine è l’unico effettivo socio della Reluca?”. La risposta l’abbiamo pubblicata il 9 giugno: non è vero, c’è anche Riccardo Totti. Odevaine però su questo socio schermato non dice nulla. Come non dice nulla su chi sia il socio (lui o Riccardo Totti) che ha finanziato le acquisizioni di immobili della Reluca con un finanziamento-soci di 850 mila euro. L’avvocato della ex pone il quesito così riportato dal legale a Odevaine: “Vero che vanta non se sa manco chi (commenta l’avvocato di Calvieri con il suo cliente, ndr) circa 850 mila euro di credito da tale società?”. E poi ancora: “vero che gestisce i fondi della fondazione Integra/Azione per proprie spese personali?”. E ancora “vero che il signor Odevaine ha fatto confluire sul conto corrente della signora Lozada notevoli fondi che poi immediatamente immediatamente distraeva a proprio favore?”.

Infine: “Vero che quando era capo del gabinetto del sindaco Veltroni costituiva a nome della signora Lozada la società Gec? Vero che mediante tale società concludeva affari con il Comune di Roma per la gestione di eventi?”. Infine “Vero che Gec era in realtà gestita e amministrata in via esclusiva dal signor Odevaine?”. A questo punto Luca Odevaine commenta così: “Ma anche se fosse vero, ma come lo dimostra?”.

Da Il Fatto Quotidiano del 12 giugno 2016

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