“Restituire piena dignità a tutti, con l’introduzione del reddito di cittadinanza“. E’ il primo punto del manifesto di Libera “Contromafie, per andare oltre” contro le mafie e la corruzione. La legge, proposta in Parlamento dal Movimento Cinque Stelle, serve, secondo l’associazione di don Luigi Ciotti, “perché i diritti siano esigibili veramente, non ci siano spazi per l’intermediazione di mafie e corruzione e perché vogliamo rendere illegale la povertà”. Parole messe nero su bianco sul manifesto finale degli Stati generali dell’antimafia. Da qui ripartono i parlamentari M5s: “Documento – spiega il capogruppo al Senato Alberto Airola – che al punto 10 chiede anche l’immediata adozione di un altra proposta di legge a 5 stelle per introdurre gli eco-reati nel codice penale, proposta già approvata alla Camera”. “Le parole di Libera sul reddito di cittadinanza sono le stesse pronunciate dal M5s e dal vice presidente della Camera Luigi Di Maio nel presentare la nostra proposta di legge che ricordiamo sarà in discussione in commissione Lavoro al Senato dal 7 gennaio”.

A don Ciotti manda un messaggio proprio Di Maio: “Libera può avere un grande ruolo in questo momento storico per velocizzare l’iter di approvazione della nostra proposta di legge, che dà subito 780 euro al mese a 10 milioni di poveri italiani per tre anni. Non solo: durante i tre anni, queste persone riceveranno una formazione e tre diverse proposte di lavoro. Se non le accettano, decade il diritto al reddito di cittadinanza, quindi non si tratta di assistenzialismo ma di dignità, di possibilità e di reinserimento lavorativo”. Di Maio invita Libera a “sostenere la nostra proposta di legge al Senato, impegnando – sarebbe meglio dire ‘inchiodando’ – uno ad uno tutti i parlamentari che dovranno votarla, come avete già fatto per l’abolizione dei vitalizi? Il reddito di cittadinanza sarà una scelta di campo: con la mafia o contro la mafia. Noi abbiamo già scelto”.

La prima firmataria Nunzia Catalfo aggiunge che “grazie al reddito di cittadinanza garantito dallo Stato si eliminerebbe il voto di scambio politico-mafioso e clientelare. È nostra intenzione invitare don Luigi Ciotti nelle audizioni al Senato affinché tutti i senatori possano ascoltare questa importantissima testimonianza che arriva dalla società civile. La proposta di legge del Movimento 5 stelle prevede un reddito di 780 euro al mese per 9 milioni di cittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese e non possono essere lasciati indietro. La proposta ha la copertura economica dal momento che due settimane fa ha avuto il via libera dalla Commissione Bilancio del Senato”.

→  Sostieni l’informazione liberaAbbonati rinnova il tuo abbonamento al Fatto Quotidiano

Articolo Precedente

Riforme: vota la Balla dell’Anno

next
Articolo Successivo

Macroregioni? Macché, nel 2015 adottiamo il modello coreano

next