Un altro terremoto a distanza di poco più di un anno colpisce il centro nord. Una forte scossa di magnitudo 5.2 è stata avvertita alle 12.30 in Toscana, con epicentro tra le province di Lucca e Massa, e ha provocato danni alle abitazioni, un ferito e panico tra i cittadini che si sono riversati nelle strade. Non ci sono vittime, ma sono stati segnalati danni alle abitazioni in Lunigiana e in un call center di La Spezia. E a Fivizzano, uno dei comuni toscani prossimi all’epicentro insieme a Minucciano, Fosdinovo e Casola Lunigiana, poco dopo le 14.30 si è verificata un’altra scossa di magnitudo 4.0. In tutto, secondo quanto registrato dall’Ingv, si sono verificate oltre 50 repliche sismiche e il terremoto è stato avvertito anche in Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia

Reggio Emilia il Comune è stato evacuato mentre era in corso una presentazione con il ministro delle Pari opportunità Josefa Idem e a Carrara molte persone hanno abbandonato le abitazioni. Inoltre sono state allestite in Lunigiana due tendopoli per chi non vuole o non può dormire in casa, a Minucciano sono state evacuate alcune famiglie e a Castelnovo Monti in provincia di Reggio Emilia ci sono 19 sfollati. Il fenomeno arriva dopo alcuni rilevamenti significativi di altri movimenti tellurici registrati in Emilia Romagna. Il 19 giugno scorso, una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 era stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 12.51, a 27,3 km di profondità, nel distretto sismico del Frignano (Modena). Il 13 giugno un sisma di magnitudo 3.5 era stato avvertito in un’area tra le province di Bologna e Modena. 

CRONACA ORA PER ORA

18.26 – Domani prefetto Gabrielli nella zona del sisma
Il capo della Protezione Civile, il prefetto Franco Gabrielli, domani effettuerà un sopralluogo nella provincia di Massa Carrara e eventualmente, anche in quella di Lucca, le due aree più colpite dal terremoto di questa mattina. Lo ha annunciato il prefetto Francesco Paolo Tronca, capo dipartimento dei vigili del fuoco. “Anche questa mia visita di oggi nella zona colpita – ha proseguito Tronca – è stata concordata con il capo dipartimento della Protezione Civile, Gabrielli, e rientra nel meccanismo di soccorso disposto dal sistema nazionale della Protezione Civile”. 

17.52 – Oltre 50 scosse in Lunigiana dopo la prima
Lo riferisce l’Ingv, nella relazione messa a punto sul terremoto. Non è la prima volta che la terra trema in queste zone: tra i casi più eclatanti, l’Istituto ricorda il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto il 7 settembre 1920.

17.43 – Provincia di Reggio Emilia, 19 sfollati
A Castelnovo Monti 6 nuclei familiari hanno trovato ospitalità presso propri congiunti.

17.42 – Pisa, il prefetto riunisce unità di crisi
Il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, ha riunito l’unità di crisi per monitorare le conseguenze delle scosse. Ai centralini delle sale operative dei Vigili del fuoco, della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e delle Polizie municipali sono pervenute alcune centinaia di segnalazioni e richieste d’intervento da parte di persone colte dal panico dopo la prima scossa.

17.21 – Il prefetto Tronca arriva a Fivizzano
Il prefetto Francesco Paolo Tronca, capo dipartimento della Protezione Civile, è arrivato al centro operativo allestito a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, per presiedere una riunione con il sindaco e i responsabili della Protezione Civile. 

16.57 – Danni nel Reggiano

A Busana sono caduti dei calcinacci e si è aperta qualche crepa nella Casa della carità e nel municipio. A Castelnovo Monti si registrano lesioni e crepe ad una palazzina composta da 11 appartamenti (di cui 4 abitati) che è stata dichiarata inagibile. Il sindaco, in accordo con i tecnici, ha emesso a scopo precauzionale un’ordinanza di sgombero. Sono state evacuate quattro famiglie, composte complessivamente da otto persone che momentaneamente troveranno alloggio da familiari. 

16.56 – “Il sisma avrebbe potuto causare crolli e morti, ma le case sono costruite bene”
Un sisma di 5.2 della scala Richter a soli 5 chilometri di profondità “è sicuramente un terremoto forte che avrebbe potuto causare morti e crolli. Questo, stando alle prime notizie, non si è verificato. Forse la consapevolezza di quelle popolazioni di vivere in un’area ad elevato rischio sismico ha fatto sì che esse stesse abbiano preteso di vivere in case sicure e costruite bene. Dobbiamo estendere questo modello di prevenzione, attraverso l’informazione, a tutto il Paese”. Secondo Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, non bisogna avere “paura dei terremoti – ha spiegato – ma delle case costruite male”. 

16.49 –  Provincia di Modena, danni a chiese ed edifici
Il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Modena, dove è crollato un pezzo di cornicione della chiesa di San Domenico. Calcinacci sono caduti dai tetti di stabili del centro. Chiuso per precauzione anche il Duomo, ma non sono al momento registrati danni, anche nelle strutture sanitarie, nonostante la grande paura. La scossa è stata molto meno forte nella Bassa modenese, la zona colpita più pesantemente dal sisma dello scorso anno. Inagibili anche le chiese di Pievepelago e Sant’Andrea Pelago in Appennino, mentre sono stati registrati danneggiamenti lievi ad edifici nei comuni di Modena e Carpi.

16.44 – Allestimento di due tendopoli in Lunigiana
Al momento una delle zone più colpite pare Equi Terme, dove diversi edifici appaiono lesionati. La Protezione civile regionale, che ha inviato sul luogo alcuni tecnici, ha predisposto l’invio di un migliaio di brandine per accogliere coloro che passeranno la notte fuori casa e si sta preparando anche per l’eventuale invio di due cucine da campo. In partenza anche volontari delle Pubbliche assistenze per allestire un campo a Casola, che ospiti le persone che non vorranno o non potranno dormire in casa. A Casola è stato aperto il palazzetto dello sport, dove sono arrivate già centinaia di persone. La protezione civile intanto ha evacuato le prime case nel comune di Lucignano.

16.42 –  Nessun danno nel Mantovano
Tanta paura ma nessun danno nei Comuni del basso mantovano, al confine dell’Emilia. Il sisma si è avvertito distintamente anche al piano terra delle abitazioni e tanta gente, a cui è sembrato di ripiombare nell’incubo di un anno fa, è corsa in strada. A Mantova la scossa è stata avvertita soprattutto ai piani alti. I vigili del fuoco non hanno segnalato danni alle persone o alle cose nelle zone già colpite dal terremoto del maggio e giugno dell’anno scorso.

16.40 – Orlando: “Massima attenzione al sisma”
È ”una questione alla quale presto la massima attenzione, anche perché l’epicentro è stato a pochi chilometri dalla mia città natale”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, originario di La Spezia. 

16.28 – Appennino tosco-emiliano, elicotteri in ricognizione 

Dalle 15.30 circa un elicottero del nucleo Carabinieri di Forlì sta sorvolando l’Appennino tosco-emiliano per supportare dall’alto l’attività ispettiva e di soccorso che i Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia stanno svolgendo a terra. La ricognizione aerea è scattata subito dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5,2, che si è verificata alle 12,33, con epicentro in provincia di Massa Carrara, ma che è stata sentita nettamente in tutto il reggiano, dove molti edifici sono stati abbandonati dalla persone corse in strada.

16.01 – Garfagnana, a Minucciano centri accoglienza in scuole. Anziani evacuati
Il comune di Minucciano sta allestendo centri di accoglienza alla scuola elementare di Gorfigliano e alla scuola media di Gramolazzo. Anche il palazzo municipale sarà a disposizione di eventuali sfollati e di chi, per paura di altre scosse, sceglierà di non rientrare in casa. Inoltre, diverse case a Minucciano hanno riportato seri danni e alcuni anziani sono stati evacuati dalle loro abitazioni. I vigili del fuoco hanno cominciato la ricognizione di tutti gli edifici. A Gorfigliano, 5 chilometri da Minucciano, alcune case evidenziano grosse crepe, caduta di intonaco e problemi anche ai tetti. Gli abitanti non si fidano a rientrare a casa e aspettano l’esito dei sopralluoghi dei tecnici.

15.41 – Crolli a Fivizzano e Casola
Alcuni crolli di comignoli e cornicioni si sono registrati nei comuni di Fivizzano e di Casola in Lungiana. La conferma arriva dal capo di gabinetto della prefettura di Massa Carrara che ha già aperto la sala operativa integrata, mentre i vigili del fuoco sono al lavoro per verificare eventuali altri danni ad abitazioni e uffici pubblici. Nella frazione di Regnano si è verificato il parziale crollo del campanile della chiesa.

15.37 – In preparazione tendopoli in Lunigiana
Attivati dalla Regione Toscana, i volontari delle pubbliche assistenze sono in partenza per allestire a Casola, in Lunigiana, un campo che ospiti le persone che non vorranno o potranno dormire in casa. Casola è uno dei comuni colpiti dalla scossa di terremoto. “Altra possibile destinazione – spiega una nota – è Monzone di Fivizzano, borgo danneggiato dal sisma. Sul posto sono già presenti il vicepresidente di Anpas Toscana, Stefano Tusini, e il coordinatore della protezione civile, Alessandro Moni”. 

15.34 – Enzo Boschi: “Zona nota per la sua sismicità”
L’area interessata dalla forte scossa di terremoto di questa mattina in Toscana “è nota per la sua sismicità”. In questo senso, dice all’Adnkronos il sismologo Enzo Boschi, “l’evento sismico di oggi non rappresenta una sorpresa assoluta. Ora si registra qualche scossa di assestamento”. A giudizio di Boschi, “non c’è un collegamento diretto di causa-effetto con il recente terremoto che ha colpito prevalentemente l’Emilia. Non credo proprio – ha concluso – che queste due circostanze possano essere legate tra loro”.  

15.21 – Attivate sale della Protezione civile anche a Pisa e Pistoia
Attivate le sale di protezione civile per la verifica di eventuali danni. In entrambe le città non risultano al momento danni nè a persone nè a cose.

15.03 – Frazione isolata in Lunigiana
La frazione di Equi Terme (Massa Carrara), in Lunigiana, è isolata a causa di una frana che si è verificata in seguito al terremoto. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco, impegnati anche in numerose località della Toscana, per verificare danni e la stabilità degli edifici. In Lunigiana e Garfagnana ci sono stati crolli e distacchi in alcune abitazioni e palazzi. A Carrara e in altre città la gente è scesa in strada per la paura.  

14.39 – Fivizzano, nuova scossa di magnitudo 4.0
L’Ingv ha registrato la scossa con magnitudo di 4.0, e con una profondità di 10 chilometri. Avrebbe provocato danni anche alla chiesetta della frazione di Regnano di Casola in Lunigiana.

13.59 – Evacuato consiglio comunale a Pisa e Palagiustizia a Lucca
La scossa di terremoto con epicentro a Fivizzano (Massa Carrara) è stata avvertita fortemente anche in altre città della costa toscana. A Pisa è stato evacuato il Consiglio comunale, riunito a Palazzo Gambacorti. A Lucca, sempre in via precauzionale, è stato evacuato il Palagiustizia che ospita Procura e Tribunale. Anche a Empoli (Firenze) sono stati evacuati uffici comunali e alcune scuole. In alcune zone della Garfagnana e della Lunigiana si sono registrate interruzioni di elettricità.

13.51 – Segnalato un ferito in località Postella
Si sono verificati crolli in Lunigiana e in Garfagnana, in provincia di Massa Carrara. In particolare a Fivizzano, e Casole Lunigiana alcune abitazioni hanno riportato danni con crolli parziali e caduta di porzioni di tetto; in località Postella una persona è rimasta ferita. Sono caduti quadri, suppellettili e altri oggetti in abitazioni dell’alta Garfagnana. 

13.47 – Lunigiana, nuova scossa di magnitudo 3.8
Una scossa di magnitudo 3,8 è la più forte replica del terremoto avvenuto oggi in Lunigiana; i comuni più vicini sono Giuncugnano, Minucciamo e Casola in Lunigiana. Finora, informa l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sono state registrate diverse repliche. Le più forti sono state quella, più recente, di magnitudo 3,8 ed un’altra di magnitudo 3,1.

13.47 – “Danni alle abitazioni nella zona della Lunigiana”

13.12 – Protezione civile conferma: “Scossa tra Massa e Lucca”
Il “forte evento sismico” è stato avvertito dalla popolazione, rilevano al Dipartimento della Protezione Civile, tra le province di Massa Carrara e Lucca, con epicentro localizzato tra i comuni di Fivizzano e Casola in Lunigiana in provincia di Lucca e Minucciano in quella di Massa. “Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -viene precisato- l’evento sismico è stato registrato alle ore 12.33 con magnitudo 5.2 a una profondità di circa 5 chilometri”. 

13.05 – La Spezia: “Cittadini allarmati”
I vigili del fuoco del comando provinciale hanno ricevuto numerose chiamate di cittadini allarmati per la scossa di terremoto. Finora sono stati segnalati danni soltanto a un call center del capoluogo in cui sono crollate le controsoffittature. 

13.07 – Emilia Romagna: “Verifiche in corso e gente in strada”
Sono in corso le verifiche da parte della Protezione civile dell’Emilia Romagna in seguito alla scossa di terremoto che è stata nettamente avvertita tra Bologna, Modena e Reggio Emilia intorno alle 12.30 di questa mattina. Il movimento tellurico è stato sentito sia ai piani alti che a quelli bassi degli edifici e in alcune zone, tra cui quelle del modenese già colpite dal sisma di un anno fa, le persone sono scese in strada impaurite. Numerose le segnalazioni.

13.12 – Toscana, “scossa di magnitudo 5.2” 
Il “forte evento sismico” è stato avvertito dalla popolazione, rilevano al Dipartimento della Protezione Civile, tra le province di Massa Carrara e Lucca, con epicentro localizzato tra i comuni di Fivizzano e Casola in Lunigiana in provincia di Lucca e Minucciano in quella di Massa. “Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -viene precisato- l’evento sismico è stato registrato alle ore 12.33 con magnitudo 5.2 a una profondità di circa 5 chilometri”.

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