Entro giugno la Regione Piemonte taglierà il 50 per cento degli autobus e il 34 dei treni del trasporto pubblico. I pendolari sono già sul piede di guerra. Sono decine migliaia le persone che quotidianamente dalle località di provincia raggiungono le città capoluogo, la più penalizzata sarà Torino. Il sindaco Piero Fassino non ci sta e organizza una manifestazione per il 3 aprile contro i tagli, mentre il governatore Roberto Cota parla di debiti pregressi e di mancati trasferimenti da Roma. Solo su un punto tutte le amministrazioni piemontesi sono d’accordo: la Torino – Lione si deve fare, anche se non risolverà i problemi del trasporto locale e costerà, nella più rosea delle previsioni 12 miliardi di euro, 100 volte il taglio che verrà fatto nei prossimi giorni. Che renderà ancora più scomoda la vita dei pendolari di Cosimo Caridi
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