Un partito in dissoluzione il Pdl, anche perché orma quasi impresentabileGianni Alemanno, sindaco di Roma da giorni impegnato in riunione con gli ex An per tentare una riorganizzazione, è esplicito quando dice che non sarebbe opportuno presentarsi, almeno su Roma, con la lista Pdl. L’inchiesta sui fondi della regione Lazio con l’ex capogruppo Franco Fiorito finito in carcere per essersi intascato 1,3 milioni di euro è solo l’ultimo colpo al partito di Silvio Berlusconi “bombardato” da scandali infiniti. Soprattutto nel Lazio ci sono segnali negativi, secondo il primo cittadino della Capitale (l’altro giorno testimone in un processo di ‘ndrangheta a Milano, ndr), e “quindi bisogna presentarsi con una situazione rinnovata”.

Alemanno, ospite del programma Sky “Un caffèc on… “, ritiene che il Popolo delle Libertà vada azzerato per avere un vero rinnovamento e “senza quel rinnovamento, il centro destra può scomporsi. Dobbiamo ricominciare da capo – aggiunge – e non fare solo operazioni di lifting. O si fa sul serio o ognuno per conto proprio”. Per Alemanno l’ipotesi principale ,anche a livello nazionale, “rimane una rifondazione del Pdl in un nuovo soggetto politico. Come opzione ulteriore c’è quella della scomposizione geografica” e in questa rientra “l’ipotesi della lista civica del centro-sud’’. In quest’ottica “comincerò da Bari un tour che mi porterà anche in altre città italiane per un confronto nei diversi contesti territoriali per attirare quel mondo di centrodestra che cerca punti di riferimento”.

Riferendosi poi alle misure varate dal Governo per abbattere i costi della politica l’ex ministro delle Politiche agricole ricorda che “i comuni hanno pagato tantissimo dal punto di vista dei tagli, ma nessun passo indietro sulla responsabilità personale. Siamo strettissimi, dobbiamo approvare il bilancio, ma il comune di Roma non è a rischio dissesto. Roma è solida”. Alla domande se anche in Campidoglio esistono casi Fiorito “Direi proprio di no” risponde. E poi su Monti e sull’ipotesi ventilata, smentita e poi ritornata in auge, di un bis del governo del Professore Alemanno esprime il suo auspicio: “Mi auguro che il premier Monti faccia una scelta politica, che non può che essere di centrodestra“. Anche perché il già rettore dell’Università Bocconi di Milano per il sindaco è “un uomo culturalmente di centrodestra”. “Non si tratta di tirare la giacca di Monti da una parte o dall’altra, perché già altre forze politiche lo hanno fatto e sono rimaste spiazzate. L’importante è che ci sia un confronto tra le forze politiche, soprattutto di tipo programmatico, così che Monti possa fare una scelta politica“.

Solo ieri Silvio Berlusconi ai suoi fedelissimi si era detto “Pronto ad archiviare il Pdl” e inaugurare “nuovo progetto”. Nel corso del vertice l’ex premier non aveva dato altre spiegazioni, limitandosi a dire che che il partito così com’è non funziona più. Nelle ultime ore l’ex premier anche incontrato numerosi protagonisti della nascita di Forza Italia, tra cui anche Beppe Pisanu, in contatto da tempo con i centristi. Il prossimo 2 dicembre potrebbe essere la giornata in cui il Cavaliere potrebbe presentarsi di nuovo sulla scena politica. Nel giorno del ballottaggio per le primarie del Pd, Berlusconi la sua ennesima creatura che si chiamerà “L’Italia del centrodestra”. 

 

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