Il caso della scuola toscana di Pontremoli, dove in prima elementare sono stati bocciati 5 alunni, dei quali: tre figli di extracomunitari e un bimbo con disabilità, diventa nazionale. Dopo la protesta dei genitori dei bambini respinti, sono partite due interrogazioni parlamentari. Intanto anche il Miur interviene: “Stiamo facendo le verifiche sulle bocciature e naturalmente opereremo nel migliore dei modi”. Ma il sindaco del comune in provincia di Massa, Lucia Baracchini, non ci sta e si schiera con i dirigenti scolastici: “La protesta delle famiglie – dichiara ai microfoni de ilfattoquotidiano.it – è animata da motivazioni politiche” di David Perluigi

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La funzione perduta dell’insegnante

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