Arriva in aula il decreto per il rifinanziamento delle missioni internazionali e il governo presenta al dibattito in ritardo. La discussione sul provvedimento che ha spaccato la maggioranza, con la Lega che da mesi invoca il ritiro dei militari e lo stop al finanziamento, è cominciata tra le polemiche. Nessun rappresentante del governo, ministro o sottosegretario, si è presentato nell’aula di Montecitorio e la seduta è cominciata solo dopo le 13. Udc, Pd e Idv hanno protestato, sottolineando l’importanza del provvedimento e “l’intollerabile gesto di disinteresse del governo nei confronti del Parlamento”. L’assenza è stata stigmatizzata anche dal presidente di turno, Antonio Leone, che ha definito “ingiustificata e molto grave”, la mancanza di un rappresentante del governo in aula che verrà riferita al presidente Gianfranco Fini.

Il dibattito si è aperto dopo le 13, quando in aula è arrivato il sottosegretario alla difesa, Giuseppe Cossiga, sottosegretario alla Difesa, alla ripresa dei lavori che si è scusato a nome del governo e suo personale, spiegando che si era trattato di un mero disguido di calendario. Ma la giornata dei lavori si annuncia lunga. Alle 15.30 deve cominciare la discussione sul bilancio interno, con i tagli ai costi della politica. La seduta è annunciata con prosecuzione notturna ma è plausibile, considerato il ritardo iniziale, che slitterà a domani.

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