Un minuto e mezzo di standing ovation del pubblico e attacchi belluini contro il M5S, Beppe Grillo, l’ordine dei giornalisti, gli “sciacalli”, i catastrofisti, anche interni al Pd: è il bilancio di quasi un’ora di monologo dell’ex presidente del Consiglio e segretario dem, Matteo Renzi, intervenuto all’assemblea degli amministratori locali Pd a Rimini. La prima sciabolata è contro coloro che hanno criticato le operazioni di soccorso nel Centro Italia a seguito del maltempo e del terremoto: “Che squallore quando un minuto dopo qualcuno ha cercato con un atto di sciacallaggio incredibile di gettare fango sulla Protezione civile e sui volontari. I vigili del fuoco non erano ancora arrivati e già qualcuno sciacallava in tv. Io invece non riuscivo a smettere di piangere davanti alle immagini di quei bambini”. Poi una stoccata a Massimo D’Alema: “Ai giornalisti che si aspettano una replica, dico: ‘Riprovate, sarete più fortunati’. L’avversario politico di questa comunità non è chi cerca di fare polemica all’interno della nostra area ma di chi prova a giocare le carte non del populismo, ma della superficialità e della paura. Tutte le questioni interne lasciatele andare. C’è gente che vive dalla mattina alla sera pensando che io sia il suo problema. Deve essere una vita terribile, la loro. Noi non replichiamo. Gli mandiamo un abbraccio solidale, cordiale“. Renzi critica con durezza il M5S (“quellli che credono alle sirene nel Mediterraneo”) e il suo leader: “Quelli che si lamentavano della deriva autoritaria non hanno niente da dire di una azienda S.p.A. che è depositaria di un movimento al punto da disciplinare le regole di condotta interna? E’ inutile che dall’ultimo villaggio turistico alla moda in Africa, l’ultimo dell’anno, mi arriva lo spregiudicato-pregiudicato a dire che il problema è la povertà“. E rincara: “Abbiamo visto Roma dire no alle Olimpiadi per la corruzione e poi abbiamo visto che il principale collaboratore della sindaca Raggi era lì…fosse stato del Pd cosa avrebbero fatto? Il salto nel buio che hanno fatto i cittadini di Roma, ad esempio, ti infila nelle scie chimiche ma non ti porta fuori dalla crisi”. Colpo di scimitarra anche all’Ordine dei giornalisti: “Dov’è quando un giornalista dice ‘chi lo scuoia?’ rivolto a un deputato (Zanetti, ndr)?”. Il riferimento di Renzi è a un fuorionda trasmesso da Striscia la notizia che riguardava un giornalista di ‘Dalla vostra parte’. Pronta la replica ufficiale di Enzo Iacopino, presidente dell’Odg: “Mi spiace dover precisare che il responsabile è già stato segnalato agli organi disciplinari. Fare polemiche per strappare un applauso, senza documentarsi, non appare una testimonianza di grande correttezza”

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