Sono stati uccisi dalle forze speciali di polizia dopo avere “sgozzato un sacerdote e ferito gravemente tre persone, di cui una gravemente”, presi in ostaggio durante la messa insieme a due suore e almeno due fedeli in una chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, a sud di Rouen, in Normandia. Armati di coltelli, nel corso dei circa 50 minuti di sequestro prima dell’intervento delle teste di cuoio due uomini, definiti “squilibrati” da un’altra suora che ha dato l’allarme, hanno fatto irruzione nella chiesa nel dipartimento di Seine-Maritime intorno alle 9.40, entrando dal retro. I due killer erano francesi nati proprio a Rouen. Altre due persone sono state fermate perché ritenute collegate all’attacco di questa mattina. Secondo L’Express c’è anche un sedicenne: avrebbe avuto contatti con uno dei due killer e suo fratello sarebbe partito per la Siria nel 2015. All’interno della chiesa le squadre di sminamento hanno trovato “un dispositivo esplosivo e un’arma fittizia”.

Durante l’attacco hanno gridato ‘Daesh’ (acronimo arabo per Stato islamico) e ‘Allah Akbar’. Uno di loro, riferiscono alcuni testimoni, aveva la barba e indossava una chachia, copricapo tunisino. Isis ha rivendicato l’atto: “Gli esecutori dell’attacco a una chiesa in Normandia, in Francia – scrive l’agenzia di propaganda, Dabiq – sono due soldati dello Stato islamico e hanno eseguito l’operazione in risposta agli appelli di colpire i paesi della coalizione crociata”. Il procuratore di Parigi, poi, ha spiegato in serata che “si sono scagliati contro la polizia al grido Allah u Akbar e sono stati neutralizzati. Uno di loro aveva una fascia esplosiva in alluminio e tre coltelli, l’altro terrorista aveva una fascia con un ordigno esplosivo”. Ma non solo: i due assalitori hanno usato gli ostaggi come scudi umani.

Le indagini sul caso, che avviene a dodici giorni dalla strage di Nizza, sono state affidate all’antiterrorismo, ma iniziano ad emergere dettagli sui killer, entrambi “francesi nati a Rouen“, come riferisce Bfmtv. Uno dei due, Adel Khermiche – riferisce iTele – voleva partire per la Siria, era stato fermato in Turchia e rimandato in Francia. Dove, dopo un anno di carcere, era agli arresti domiciliari col braccialetto elettronico e in attesa di processo (leggi il profilo).

Finito il blitz delle teste di cuoio, il presidente Francois Hollande – che è nato a Rouen, a una decina di chilometri dal luogo in cui è avvenuto il sequestro – è arrivato sul posto insieme al ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve. “Daesh ci ha dichiarato guerra” e “siamo ancora una volta di fronte a una prova gravissima. La minaccia rimane molto elevata – ha detto il presidente francese, che dopo il massacro sulla Promenade des Anglais ha deciso di prorogare per altri sei mesi lo stato di emergenza -. I terroristi non rinunceranno a nulla se noi non li fermeremo. Dobbiamo restare uniti”. Poi ha ricordato che a commettere “l’ignobile” attentato sono stati “due terroristi che si sono definiti del Daesh“.

Il religioso si chiamava Jacques Hamel, aveva 84 anni ed era il prete ausiliario della parrocchia. Era stato ordinato nel 1958. Le chiese, peraltro, erano già state nel mirino dei fondamentalisti islamici. Ad aprile 2015 era stato sventato un attacco a una chiesa di Villejuif, sobborgo a sud di Parigi. A organizzarlo il 25enne algerino Sid Ahmed Ghlam, poi arrestato per l’omicidio di un’insegnante di fitness, Aurelie Chatelain.

Il premier francese, Manuel Valls, in un messaggio su Twitter, esprime “orrore di fronte al barbaro attacco nella chiesa di Seine-Maritime. La Francia intera e tutti i cattolici sono stati colpiti. Faremo blocco”. Le indagini sul caso, che avviene a dodici giorni dalla strage di Nizza dopo la quale è stato prorogato per altri sei mesi lo stato di emergenza, sono state affidate alla procura antiterrorismo. E su Twitter interviene anche la leader del Front national Marine Le Pen che scrive: “Terrore ancora a #SaintEtienneduRouvray. Il modus operandi fa evidentemente temere un nuovo attentato dei terroristi islamisti”.

CRONACA ORA PER ORA

ore 23.oo – “Ostaggi usati come scudi umani”
Nell’assalto alla chiesa, gli ostaggi sono stati usati come scudi umani: secondo quanto detto dal procuratore Francois Molins, prima di intervenire le teste di cuoio hanno tentato “una trattativa attraverso la porta secondaria” della parrocchia ma non sono potuti entrare perché “i tre ostaggi si trovavano in posizione di muro”. Più tardi, due suore e una fedele sono uscite dalla chiesa seguite dai due terroristi che tenevano i coltelli in pugno e gridavano “Allah Akbar”. A quel punto sono stati “neutralizzati dalla polizia”.

Ore 22.19 – Non più in pericolo di vita parrocchiano ferito gravemente
L’uomo ferito gravemente nell’attentato in una chiesa nei pressi di Rouen “non è più in pericolo di vita”: lo ha detto il procuratore di Parigi, Francois Molins, precisando che si tratta di un fedele di 86 anni.

ore 21.37 – Procura: “Fermato un 17enne veniva dall’Algeria”
“E’ stato fermato un minore, che proveniva dall’Algeria ed è fratello di in un uomo al momento detenuto che il 22 marzo 2015 era andato in Algeria. Sono in corso delle perquisizioni, le indagini proseguono”, ha aggiunto il procuratore di Parigi.

ore 21.26 – Procura: “Attentatore aveva cintura esplosiva”
I due terroristi che hanno assaltato la chiesa di Rouen “si sono scagliati contro la polizia al grido Allah u Akbar e sono stati neutralizzati. Uno di loro aveva una fascia esplosiva in alluminio e tre coltelli, l’altro terrorista aveva una fascia con un ordigno esplosivo”. Lo ha detto il procuratore di Parigi.

ore 20.44 – Identificato formalmente uno degli assalitori
E’ stato formalmente identificato uno dei due autori dell’attacco alla chiesa di Saint Etienne du Rovray, vicino a Rouen in Francia. Si tratta, riferisce ‘Le Mondè di Adel Karmiche, nato il 25 marzo 1997. Il giovane ha già provato due volte ad andare in Siria, prima nel marzo 2015 e poi di nuovo tre mesi dopo, nel maggio 2015, quando è stato arrestato e posto sotto controllo giudiziario. Dopo dieci mesi di carcere, è stato nuovamente posto sotto controllo giudiziario, con gli arresti domiciliari controllati con braccialetto elettronico il 18 marzo 2016. L’attacco contro la chiesa ha avuto luogo durante le ore in cui gli era consentito uscire: 08:30-12:30 da lunedì a venerdì.

ore 19.55 – Nasce l’hashtag #JeSuisCatholique
Nasce l’hashtag #JeSuisCatholique (“Sono cattolico”). Lo hanno creato gli utenti di twitter dopo l’attacco ad una chiesa di Rouen con l’intento di manifestare solidarietà alla comunità cattolica e condannare il terrorismo. Come gli hashtag lanciati dopo Charlie Hebdo il popolo social ha deciso di far sentire la propria voce e condividere da cattolici e atei rabbia, indignazione, commozione, condanna.

ore 19.13 – Fermata un’altra persona
Sono due le perquisizioni effettuate dalle squadre della Brigata di ricerca e intervento della polizia francese (Bri) in altrettante abitazioni di Saint-Etienne-du-Rouvray, la cittadina della Normandia teatro dalla tragica presa di ostaggi in una chiesa. Secondo quanto riporta Le Parisien citando fonti investigative una di tali operazioni avrebbe condotto a un secondo fermo, dopo quello che in precedenza aveva riguardato un minorenne legato in qualche modo al diciannovenne A. K., uno dei due sequestratori uccisi dalle forze dell’ordine.

ore 18.25 – Il 27 luglio Consiglio di sicurezza all’Eliseo
Il presidente francese François Hollande riunirà domani il Consiglio di sicurezza e difesa all’Eliseo in seguito all’attacco terroristico di oggi in una chiesa nel nord della Francia dove è stato ucciso un prete. Lo riporta le Figaro.

ore 17.25 – La suora testimone: “Il prete costretto a inginocchiarsi. Hanno registrato il loro attacco e fatto un sermone in arabo intorno all’altare”
“Si voleva difendere”, ha detto Suor Danielle, parlando dell’uccisione di padre Jacques Hamel, 84 anni. Prima di sgozzarlo, i due terroristi di Saint-Étienne-du-Rouvray l’hanno costretto “a mettersi in ginocchio, lui ha cercato di difendersi e lì è cominciato il dramma”. Secondo lei, i due hanno filmato la scena. “Si registravano. Hanno fatto una specie di sermone in lingua araba intorno all’altare. Era orribile”.

ore 17.08 – Gran Mufti d’Egitto: “Atto terrorista che viola l’Islam”
Il Gran Mufti d’Egitto, Sheik Shawki Allam, ha condannato “l’atto terrorista e criminale” che ha avuto luogo oggi a Rouen in Francia e che è stato “commesso da estremisti”. “Tale atto viola tutti gli insegnamenti dell’Islam”, ha aggiunto Allam che ha poi offerto le condoglianze al popolo francese e alle famiglie delle vittime.

ore 16.33 – Bfmtv: “Un dispositivo esplosivo e un’arma fittizia sono stati ritrovati nella chiesa”

ore 16.12 – I vicini di casa di uno degli attentatori: “E’ un coglione”

ore 16.01 – L’ultimo messaggio di padre Hamel: “Il mondo sia più fraterno”
Un appello a rendere il mondo più umano e più fraterno: è il testamento spirituale di p. Jacques Hamel, ucciso oggi nella sua chiesa nei pressi di Rouen. Il settimanale cattolico “Famille Chrétienne” pubblica il suo messaggio sul giornale della parrocchia scritto all’inizio delle vacanze. “Possiamo ascoltare in questo tempo l’invito di Dio a prendere cura di questo mondo, per renderlo, là dove viviamo, più caloroso, più umano, più fraterno”. Il prete invita anche a pregare per la pace “attenti a ciò che accade nel nostro mondo in questi tempi”.

ore 15.50 – I due terroristi erano francesi nati a Rouen
I due terroristi che hanno colpito questa mattina la chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray erano francesi nati a Rouen: è quanto riferiscono fonti ben informate citate da BFM-TV.

ore 15.30 – Fermata una persona. Le Point: “E’ un minorenne”
Una persona è stata fermata in relazione alle indagini sull’attacco di questa mattina nella chiesa di Rouen. Lo ha reso noto la procura francese.

ore 15 – La suora che ha dato l’allarme: “Parlavano in arabo”
La suora che è riuscita a uscire dalla chiesa e a dare l’allarme ha detto che gli aggressori si esprimevano in arabo. “Sono entrati bruscamente – ha raccontato a “Le Figaro” – Parlavano in arabo, ho visto un coltello. Io sono uscita quando hanno cominciato ad aggredire padre Jacques, non so neanche se hanno capito che ero scappata”. La religiosa, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha detto di essere stata presa in cura da una cellula di assistenza psicologica e di essere “in attesa di notizie delle sue consorelle”, che erano state prese in ostaggio dai due. I terroristi avevano fatto irruzione questa mattina in chiesa mentre si stava celebrando la messa e avevano preso in ostaggio il prete, due suore e due fedeli.

ore 14.49 – Papa: “Dio ispiri pensieri di riconciliazione”
“Il Signore ispiri a tutti pensieri di riconciliazione e fraternità in questa nuova prova”. Lo dice il Papa in un telegramma, a firma del Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, inviato all’arcivescovo di Rouen, mons. Dominique Lebrun, dopo l’attacco terroristico a Saint-Étienne-du-Rouvray a Rouen, in Francia. “Il Santo Padre è particolarmente turbato – si legge nel messaggio – per il fatto che quest’atto di violenza sia avvenuto in una chiesa durante una messa, liturgia che implora Dio per dare la sua pace nel mondo”.

ore 14.18 – Hollande convoca rappresentanti cristiani, ebrei e musulmani
Dopo l’attacco terroristico, rivendicato dallo Stato Islamico, contro la chiesa in Normandia, Francois Hollande ha convocato per domani la Conferenza dei rappresentanti dei culti in Francia. Creata nel novembre 2010, la conferenza riunisce i rappresentanti delle tre chiese cristiane, cattolica, protestante ed ortodossa, insieme ai rappresentanti della comunità ebraica, musulmana e buddista. Il presidente francese riceverà questa sera all’Eliseo l’arcivescovo di Rouen, Monsignor Lebrun, rientrato d’urgenza da Cracovia dove si era recato per partecipare alle Giornate Mondiali della Gioventù.

ore 14.16 – Renzi: “Vicinanza a Hollande”
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso al presidente francese Francois Hollande tutta la vicinanza e solidarietà, sua e del governo, di fronte all’assurdo episodio di odio avvenuto in Normandia. Lo riferiscono fonti di palazzo Chigi.

ore 14.11 – Isis rivendica: “A Rouen nostri soldati”

ore 13.25 – Bfmtv: “I due assalitori hanno gridato Allah Akbar”
I due sequestratori di Saint-Etienne-du-Rouvray avrebbero gridato ‘Allahu Akbar’ uscendo dalla chiesa dove avevano preso ostaggi. Lo riporta Bmftv citando alcune testimonianze locali

ore 12.57 – Arcivescovo di Rouen: “Morto il parroco, tre persone ferite”
Da Cracovia, dove si trova per la Giornata mondiale della gioventù, l’arcivescono di Rouen, monsignor Lebrun ha riferito che nell’attacco alla chiesa di Saint-Etienne du Rouvray sono morti “il parroco Jacques Hamel, 84 anni, e gli autori dell’assassinio”. Altre tre persone sono rimaste ferite, di cui una in modo molto grave, ha precisato in comunicato, annunciando che stasera rientrerà nella sua diocesi dalla Polonia per unirsi alle famiglie ed alla comunità parrocchiale di Saint Etienne du Rouvray, che sono “molto sconvolte”. “La Chiesa cattolica – ha detto ancora – non ha altre armi che la preghiera e la fratellanza tra gli uomini. Lascio qui (a Cracovia, ndr) centinaia di giovani che sono l’avvenire dell’umanità, chiedo loro di non abbassare le braccia davanti alla violenza e di diventare gli apostoli della civiltà dell’amore”.

ore 12.49 – Esposito (Copasir): “Iniziato lo scontro di religione”
“Con l’attacco di oggi nella chiesa francese è iniziato lo scontro di religione”. Così all’AdnKronos, il senatore Giuseppe Esposito, vicepresidente del Copasir. Per il parlamentare di Ap si tratta di “un atto di disadattati, ma anche di un atto di istigazione ad una guerra santa, che è il vero obiettivo del ‘porco califfo nero'”.

ore 12.49 – Cellula di sostegno psicologico a Saint-Etienne-de-Rouvrey
Le autorità francesi hanno aperto una cellula di sostegno psicologico per le vittime dell’assalto nella chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvrey, nei dintorni di Rouen, in Francia: è quanto riferisce il ministero dell’Interno.

ore 12.43 – Squadre di sminamento nella chiesa
Le squadre di sminamento sono arrivate a Saint Etienne du Rouvray, vicino Rouen in Normandia, dove questa mattina due uomini armati hanno fatto irruzione in una chiesa prendendo ostaggi e sgozzando il prete. Lo riporta le Figaro. Gli artificieri stanno ora ispezionando la chiesa per verificare che non vi siano dispositivi ‘trappolà, ha spiegato il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre-Henry Brandet.

ore 12.19 – Ministero Interno: “Il sacerdote è stato sgozzato, una persona gravemente ferita” “Il bilancio delle vittime è di una persona morta sgozzata, il prete, e di un’altra gravemente ferita. I due assalitori sono stati neutralizzati”. Lo ha confermato il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre-Henry Brandet. ore 12.10 – Gentiloni: “Vicinanza alla Francia” “Esprimiamo la nostra vicinanza a una Francia che potrebbe essere di nuovo sotto attacco”, anche se le dinamiche non sono ancora chiare. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un’audizione alle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera.

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