La cannabis entra in Aula alla Camera. La proposta di legge sulla legalizzazione è stata inserita per la prima volta nel calendario trimestrale dei lavori di palazzo Montecitorio. Notizia che fa gioire i partiti tradizionalmente più favorevoli alla liberalizzazione delle droghe ‘leggere’, ma che spacca la maggioranza. Tanto che dal Pd, nonostante diversi esponenti del partito tifino per una rapida legiferazione in materia, fanno notare che il provvedimento è stato calendarizzato come penultimo punto nel mese di dicembre. Come a dire: abbiamo altre priorità. La presidente della Camera, Laura Boldrini, da parte sua afferma di prendere atto come sempre delle sollecitazioni, ma di voler rispettare al contempo l’autonomia delle commissioni.

Durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, il capogruppo di Sel Arturo Scotto ha chiesto un’accelerazione dell’esame del provvedimento sulla cannabis, proponendo che l’Aula della Camera lo potesse esaminare ad ottobre, chiedendo alla presidenza dell’Aula di intervenire sulla Commissione competente. Obiettivo non condiviso da Area popolare: secondo Maurizio Lupi, infatti, non è compito della presidenza della Camera sollecitare i presidenti delle Commissioni, la cui autonomia va rispettata. Boldrini ha concluso la discussione affermando di prendere atto delle sollecitazioni, come sempre accaduto, e di voler rispettare però, anche in questo caso come sempre, l’autonomia delle commissioni.

L’ex radicale Benedetto Della Vedeva, attualmente sottosegretario agli Esteri, ha ribadito la determinazione ad andare “fino in fondo”. Anche il dem Roberto Giachetti, prendendo in prestito l’hashtag del premier Renzi, ha twittato “#lavoltabuona”. L’esponente di Possibile, Pippo Civati, ha ricordato come la legalizzazione della cannabis possa essere un “volano” per l’economia. Brindano, ovviamente, i Radicali anche se con prudenza: “Bene la calendarizzazione, ma la strada per far approvare la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis è tutta in salita. E le insidie sono dietro l’angolo”, avverte Rita Bernardini. Insorge il centrodestra: Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, chiede alla maggioranza di occuparsi del lavoro dei giovani e non di dare loro “canne”. E anche Forza Italia, con Luca Squeri, chiede che il Parlamento si occupi di cose “serie”.

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