Smarrimento, rabbia, delusione. E c’è chi ormai parla di “deriva” del Movimento 5 stelle e “sgretolamento dell’originario progetto politico”. Dopo le espulsioni decise sul blog dei deputati Artini e Pinna, una trentina di attivisti, consiglieri comunali e parlamentari pentastellati sono arrivati giovedì 27 novembre da tutta la Toscana per riunirsi davanti alla villa di Beppe Grillo a Marina di Bibbona, in provincia di Livorno. Poi sono arrivati altri militanti e sotto casa del leader M5s saranno stati un centinaio. Niente contestazioni o striscioni di protesta, nessuna “resa dei conti”. Tanta però l’amarezza: “Non chiamateci dissidenti – dicono – vogliamo solo capire cosa sta accadendo all’interno del Movimento. Cosa eravamo e cosa stiamo diventando”.

La modalità con cui è avvenuta l’espulsione dei due deputati sembra aver aperto una profonda ferita. Il gruppo grillino si accalca davanti a uno degli stretti ingressi della villa, isolata e immersa nel verde. I cellulari squillano. “Fateci per favore parlare con Beppe“, ripetono come un mantra gli attivisti al personale della villa. La speranza di un faccia a faccia chiarificatorio con Grillo si infrange però quasi subito. E c’è chi non nasconde il malcontento: “Qualcuno è qui dalle 15 – spiega un attivista – e c’è anche chi si è fatto 300 chilometri di strada per sperare di parlare soltanto 5 minuti con Grillo“. Il comico genovese non si manifesta ma a metà pomeriggio accetta di ricevere una piccola delegazione. In serata ne sarà ricevuta anche una seconda con parlamentari provenienti da Roma, tra i quali lo stesso Artini. La posizione espressa dal comico però – riferisce il deputato aretino Segoni – è stata sempre la stessa: “Va tutto bene, il movimento va alla grande”.

A dimostrarlo – riferisce sempre Segoni – sarebbe anche “il traffico costante registrato sul blog“. E’ proprio a tal proposito che il 36enne si chiede polemicamente “se contino di più i click sul sito o i programmi degli attivisti”. A Grillo sarebbe inoltre stato chiesto di “rispettare il principio della democrazia partecipata e di frenare l’emersione di capibastone“. Segoni affonda: “Il post sull’espulsione di Artini contiene un mucchio di falsità”. Nel tardo pomeriggio il gruppo grillino lascia i cancelli della villa e attraverso un lungo sentiero fangoso raggiunge la piazza antistante. Qualcuno dei pentastellati accetta di rilasciare dichiarazioni mentre altri (come ad esempio la consigliera comunale di Rosignano marittimo Serena Mancini o l’attivista grossetano Matteo Della Negra) preferiscono non parlare.

“Il regolamento – attacca il consigliere comunale di Borgo San Lorenzo (Fi) Matteo Gozzi – dovrebbe costituire una sorta di faro per tutti: oggi invece è stato calpestato. Lo staff del blog ne ha fatto carta straccia”. Anche Guido Cretti del meet-up di Borgo San Lorenzo non sembra aver digerito gli ultimi passi di Grillo: “In questa maniera è lui a porsi fuori dalla linea del Movimento 5 stelle, non noi”. Roberto Innocenti, attivista di Vicchio (Fi), parla senza mezzi termini di “ingiustizia” nei confronti di Artini e Pinna. Poi aggiunge: “I nostri ideali sono sempre gli stessi, forse sono quelli di altre persone a esser cambiati”. Alcuni grillini consigliano ai presenti di non rilasciare più dichiarazioni: “I giornalisti potranno avere tutti i chiarimenti necessari dai nostri parlamentari: a breve il loro incontro con Grillo dovrebbe esser finito”.

Il gruppo pentastellato lascia la piazza e si riunisce all’agriturismo “da Ottavia” per fare il punto della situazione e attendere il ritorno della delegazione. “Venite anche voi con noi – propongono ai giornalisti presenti – aspettiamo tutti insieme l’arrivo dei parlamentari che sono stati ricevuti”. Intorno alle 21 arrivano all’agriturismo Massimo Artini e Marco Baldassarre: “Abbiamo parlato con Grillo per un’ora – spiega il deputato espulso – ma le sue risposte sono state deludenti. In alcuni casi le sue battute mi sono anche sembrate fuori luogo”. Baldassarre taglia corto: “Ci siamo scontrati con un muro”. Artini non si sente affatto un ex del Movimento: “Continuo a credere nel programma originario dei 5 stelle”. Si sente tradito da Grillo? “Chi dovrebbe sentirsi davvero tradito – chiude – sono i nostri storici attivisti”.

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