Si chiama Khadijah Dare, ha 22 anni. Originaria di Lewisham, nel sud di Londra, sarebbe una ragazza come tante altre, eppure su Twitter inneggia all’uccisione di James Foleyil giornalista statunitense decapitato dallo Stato Islamico,  e afferma di voler essere la prima jihadista donna ad uccidere un britannico o un americano. Giunta in Siria per sposare un militante islamista, la storia di Khadijah, così come ricostruita attraverso un mosaico di tracce lasciate dalla giovane donna sui social network, impressiona in queste ore l’opinione pubblica britannica: impersonifica quella jihad ‘cresciuta in casa’ che tanto fa paura. Dovrebbe avere attorno ai 22 anni, a Londra probabilmente frequentava il centro islamico del suo quartiere, nel sud della città, dopo essersi convertita all’Islam durante l’adolescenza. Ha voluto sposare un militante affiliato all’Isis e proveniente dalla Svezia: tutto organizzato su Facebook.

Nelle foto grafie postate su Twitter, Khadijah appare mentre imbraccia un fucile AK47, lo stesso fucile da guerra con cui gioca il figlioletto di 4 anni in un’altra foto. Soltanto un’ora e mezza dopo la pubblicazione del video con cui Isis annunciava l’uccisione del reporter del Global Posta. la ragazza scriveva sul social network: “Any links 4 da execution of da journalist plz. Allahu Akbar. UK must b shaking up haha. I wna b da 1st UK woman 2 kill a UK or US terorrist!”, sottolineando come “l’esecuzione del giornalista sia gradita ad Allah. Il Regno Unito deve scuotersi. Voglio essere la prima donna del Regno Unito ad uccidere  un terrorista inglese o americano”.

Un profilo Twitter molto composito, quello della ragazza, che racconta di una personalità variegata e dalle forti contraddizioni. Accanto alle fotografie con cui Khadijah racconta la sua vita da normale 22enne ( romantici tramonti e teneri gattini che spuntano da una tazza da latte), campeggiano immagini cruente di vittime caratteristiche della propaganda dello Stato Islamico. Non è stata musulmana fino ai 18 anni, Khadijah, anno in cui cominciò a frequentare il Lewisham Islamic Center, scrive il Daily Mail, legato all’omicidio di Lee Rigby, ucciso a colpi di machete l’anno scorso a Woolwich, e al controverso imam Abu Hamza. Intervistata da Channel 4, lo scorso anno, Khadijah raccontava che quando cominciò a indossare il velo integrale gli abitanti di Lewisham le dicevano di “tornare al suo paese”, e lei rispondeva: “Sono nato dietro l’angolo”. Nello stesso filmato la ragazza esorta gli altri musulmani a “smettere di essere così egoisti … concentrandosi sulle vostre famiglie o studi” e li implora di raggiungerla in Siria e unirsi alla guerra santa.

Dal 2012 Khadijah vive in Siria. Si è trasferita dopo aver sposato Abu Bakr, jihadista, membro della milizia nota come Katiba al Muhajireen – il battaglione dei migranti – che combatte con lo Stato Islamico. 

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