L’emozione dei Mondiali dal vivo? Uno spettacolo per portafogli gonfi. Anche se il last minute resta un affare visto il mancato tutto esaurito in molte delle dodici sedi di Brasile 2014 che sta portando i prezzi a un sensibile ribasso. Chi prenota ora, insomma, ha buone probabilità di pagare meno di chi ha organizzato il viaggio cinque mesi fa. Ma il rischio-truffa è dietro l’angolo per quanto riguarda i biglietti delle 64 partite in programma dal 12 giugno al 13 luglio.

Un calderone di viaggi, alberghi, offerte di tagliandi sul mercato secondario nel quale ilfattoquotidiano.it ha provato a districarsi simulando, tra il pomeriggio del 3 giugno e la mattina del 4, due itinerari di viaggio. Uno al seguito della Nazionale azzurra nella fase a gironi e l’altro, dando credito agli uomini di Cesare Prandelli, incentrato su Rio de Janeiro negli ultimi 14 giorni della Coppa, con un obiettivo: vedere la finale dal vivo al Maracanà che, anche senza l’Italia, resta comunque un’esperienza unica. Sempre che riusciate ad agganciare un tagliando.

Biglietti: prezzi alle stelle a rischio “pacco” – La Fifa ha venduto i biglietti sul proprio portale e l’ultima trance – il 15 aprile – è stata acquistata in meno di un’ora. I prezzi per le partite del girone variano dai 66 ai 128 euro, in un crescendo di fase in fase fino ai 323-726 della finale. E da questa notte (le 6 del mattino in Italia) sono stati messi in vendita altri 180mila tagliandi in una delle last minute sales che dovrebbero ripetersi anche nei prossimi giorni. La realtà che abbiamo fotografato registrandoci sul sito e accedendo al portale alle 9.30 è questa: dagli ottavi in poi c’è già il tutto esaurito, nella fase a gironi la disponibilità è scarsa. L’unica partita sold out dell’Italia è quella contro l’Uruguay, mentre è ancora possibile acquistare alcuni biglietti di “categoria 1” (128 euro) e “categoria 2” (99 euro) per le sfide a Inghilterra e Costa Rica.


Ma, disinformati, da mesi in molti riversano le loro speranze sul mercato secondario. Attualmente sui siti di ticketing specializzati nella rivendita tra privati – una pratica sconsigliabile, anche perché i biglietti sono nominali e potrebbero essere controllati all’ingresso – i prezzi sono stellari. Per la partita contro l’Inghilterra non si spendono meno di 159 euro per i tagliandi di “categoria 3” venduti a 66 dalla Fifa. Va un po’ meglio per i match contro Costa Rica e Uruguay, entrambi a 136 euro. La finale? Un salasso. Impossibile scendere sotto i 4.056 euro, circa tredici volte il prezzo più basso stabilito. Un vero e proprio business, che scivola nella truffa. In rete sono già stati rintracciati 550 biglietti falsi per un valore di circa 300mila euro, una goccia nel mare che tenderà a espandersi durante l’evento. “L’unico modo per acquistare in sicurezza e a un prezzo equo è accedere alla nostra piattaforma di rivendita ufficiale”, ribadiscono sul sito della Fifa.

Voli e alberghi/1: seguendo il sogno azzurro – Messo in tasca il tagliando – sempre che non si voglia rischiare di partire per il Brasile senza esserne muniti, con la probabilità di godersi solo la spiaggia di Copacabana – è il momento di prenotare aerei e posti letto. Si parte il 12 giugno da Milano alla volta di Manaus, dove l’Italia gioca contro l’Inghilterra due giorni dopo alle 18. Il miglior prezzo è 750 euro con la compagnia portoghese Tap e sono previsti due scali prima d’atterrare in Amazzonia, nel pomeriggio del 13. Pernottare non è economico: il prezzo più vantaggioso in ostello è 81 euro, l’albergo “3 stelle” – ma è indicativo perché molti non hanno una segnalazione precisa – più conveniente ne chiede 260. E il portale ci avverte che “i prezzi sono soggetti a variazioni a causa della Coppa del Mondo”.

Va meglio per gli incontri contro Costa Rica e Uruguay. A Recife si prenota un posto letto in camerata mista con colazione inclusa a 42 euro e a 162 euro si può godere dei comfort di una camera singola in hotel. La meta più economica è Natal: 50 euro in dormitorio e 80 in un albergo piuttosto periferico. Il 25 giugno da Natal si torna a Milano con 1309 euro ma i prezzi crollano pernottando una notte in più (491). Bisogna poi aggiungere i due voli interni: la tratta Manaus-Recife si copre con 125 euro, da Recife-Natal il costo è di 53 euro. Ricapitolando: se si passano i giorni che separano i match nella città più economica, dormendo in ostello, l’itinerario Milano-Manaus-Recife-Natal-Milano con partenza il 12 giugno e rientro il 26 sarebbe costato 2514 euro, comprensivo di biglietti di “categoria 3” comprati sul mercato secondario ed esclusi trasporti da e per gli aeroporti, oltre a pranzi e cene.

Voli e alberghi/2: a Rio, aspettando la finale – Partenza il 30 giugno e rientro il 14 luglio, “sbronzi” ancora per la bolgia post finale che si scatenerà per le strade di Rio de Janeiro. Se siete nell’ombelico del mondo non finire nel tempio per eccellenza del calcio, nella sua notte più luminosa, sarebbe un allenamento da asceti. Mettete quindi subito sul piatto la spesa folle: 4056 euro per uno dei 78mila sediolini del nuovo Maracana, sempre che il biglietto vi venga davvero recapitato dal venditore che dichiara di averlo in suo possesso. Aggiungeteci 1304 euro, miglior prezzo sulla tratta Malpensa-Internacional con la compagnia Tam: arriverete a Rio l’1 luglio alle 9.15 per ripartire il 14 alle 17.15. Nel mezzo, tredici notti carioca.

Dove e a che prezzo? A Rio, secondo un importante portale di prenotazioni, risultano occupati il 54 per cento dei posti letto. Si riesce quindi a trovare ancora una sistemazione dignitosa a un prezzo accessibile. Un letto a castello in una camera mista all’interno di un buon ostello (zona Botafogo) costa 632 euro per l’intero arco della vacanza. Ma nella stessa struttura una singola con bagno in comune schizza già a 2105 euro. Comunque la metà di quanto si spende per una singola in albergo nella zona compresa tra Copacabana e Ipanema, dove è impossibile prenotare a meno di 4000 euro. Facendo due conti: per un soggiorno essenziale si spendono 1936 euro ma se volete garantirvi aria condizionata e privacy il preventivo lievita almeno del doppio. E ci sarebbe sempre il biglietto per la finale, così da poter dire: “Il 13 luglio, io c’ero”. A che prezzo, lo sapete già.

Twitter: @AndreaTundo1

Articolo Precedente

Mondiali 2014, incognita Ecuador: tutto gira intorno a Valencia del Manchester

next
Articolo Successivo

Mondiali 2014, quando nel ’50 l’Uruguay fece piangere i 200mila del Maracanà

next