Nelle more dell’indecisione politica, Luca di Montezemolo si improvvisa banchiere. Il presidente della Ferrari che era entrato nel consiglio di amministrazione di Unicredit la scorsa primavera con il sostegno del fondo sovrano di Abu Dhabi, uno dei maggiori azionisti dell’istituto milanese con il 6,5% del capitale, sarà  infatti il nuovo vicepresidente della seconda banca italiana al posto del dimissionario Khadem Al Qubaisi, che ha lasciato l’incarico lo scorso 3 ottobre “data l’impossibilità di adempiere, suo malgrado, alle incombenze connesse al suo ruolo a causa di rilevanti obblighi professionali concomitanti”.

Il comitato governance dell’istituto proporrà la nomina al prossimo consiglio di amministrazione in calendario per il 18 ottobre accanto a quella del nuovo consigliere Mohamed Ali Al Fahim,  che è responsabile della divisione finanza dell’International Petroleum Investment Company (Ipic), società di investimenti interamente detenuta dal Governo di Abu Dhabi e controllante di  Aabar, intestataria della quota degli arabi in Unicredit.

Il numero uno del Cavallino Rampante – che è di casa ad Abu Dhabi fin da quando l’Emirato rilevò il 5% della Ferrari  (poi ricomprato dal gruppo Fiat) e le sue relazioni in quella parte del mondo arabo si sono rafforzate negli anni, fino a sfornare nel 2010 il Ferrari World Abu Dhabi, il più grande parco tematico coperto del pianeta – va ad affiancare gli altri tre vicepresidenti: Fabrizio Palenzona, Candido Fois e Vincenzo Calandra Buonaura, espressi dalle fondazioni socie della banca.

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