Davide Boni

La Procura di Milano ipotizza un ‘sistema’ Lega-Pdl in Lombardia sul fronte delle tangenti, e sarebbero una decina gli esponenti dei due partiti iscritti nel registro degli indagati. In particolare, emergono punti di contatto tra l’inchiesta che ha portato in carcere l’ex vice presidente del consiglio regionale e assessore all’ambiente del Pdl Nicoli Cristiani e quella che vede indagato il presidente leghista del consiglio Davide Boni.

Entrambe le inchieste sono coordinate dai pm Alfredo Robledo e Paolo Filippini. In un recente interrogatorio Nicoli Cristiani avrebbe fornito agli inquirenti elementi che fanno ipotizzare l’esistenza di un meccanismo di corruzione simile nei due partiti, se non addirittura una rete di rapporti tra assessori. Dagli elementi raccolti nelle due indagini, e in particolare da alcuni interrogatori, emerge infatti che alcuni imprenditori interessati a facilitazioni e permessi avrebbero avuto bisogno di ‘oliare’ con mazzette più di un assessore. E perché il sistema funzionasse, i diversi assessori coinvolti avrebbero dovuto agire in rete, consapevoli anche delle irregolarità dei colleghi.

Franco Nicoli Cristiani, ex assessore all’Ambiente, è stato arrestato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta sul traffico illecito dei rifiuti nel novembre scorso, mentre le accuse a Boni si riferiscono a quando rivestiva la carica di Assessore all’Edilizia e al territorio. Nicoli Cristiani è stato scarcerato il 24 febbraio scorso a pochi giorni di distanza da un lungo interrogatorio poi secretato dagli inquirenti.

Al leghista Boni, accusato di corruzione per diverse vicende urbanistiche, la Procura contesta mazzette per oltre un milione di euro, che sarebbero andate a finanziare il partito dell Carroccio tra il 2008 e il 2010. Tant’è che i pm RobledoFilippini stanno valutando se contestare al presidente del consiglio regionale anche il reato di finanziamento illecito dei partiti. In particolare, le mazzette sarebbero state utilizzate per iniziative nel comune di Cassano d’Adda, in provincia di Milano.

Nella zona di Cassano, tra il 2008 e il 2009 la Lega Nord avrebbe finanziato iniziative elettorali con parte delle tangenti incassate da imprenditori. Cassano è il comune da dove è nata la prima indagine e da dove poi, grazie alle dichiarazioni a verbale di Michele Ugliola, architetto già coinvolto in Mani pulite, è nato il nuovo troncone di inchiesta.

IL DISOBBEDIENTE

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