Se le notizie stampa sul decreto che concede le spiagge in concessione per 90 anni sono corrette confermate, la Commissione europea sarebbe “molto sorpresa perché il provvedimento non sarebbe conforme con le regole del Mercato unico europeo”. Lo ha indicato una portavoce della Commissione Ue, riferendo che Bruxelles ha chiesto alle autorità italiane chiarimenti sul decreto presentato ieri dal ministro Tremonti.

“Le autorità italiane non ci hanno ancora inviato il testo del provvedimento – ha detto Chantal Hughes – e dopo aver visto gli articoli sulla stampa abbiamo chiesto oggi stesso di mandarci ulteriori informazioni”. La portavoce ha ricordato che nel 2009 e nel 2010 la Commissione aveva già inviato due lettere di “messa in mora”, il primo passo della procedura di infrazione, sulla questione delle concessioni ai privati di spazi pubblici come le spiagge e per le piazze per i mercati. “Secondo le norme Ue – ha ricordato la portavoce – le concessioni devono avere una durata appropriata e alla fine del periodo limitato deve essere garantita l’apertura alla concorrenza”. Secondo Bruxelles, già ora il rinnovo “quasi automatico” delle concessioni dopo 6 anni non garantisce a tutti la possibilità di offrire i propri servizi.

Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo difende la decisione del governo di concedere ai privati le spiagge per 90 anni. “E’ una polemica falsata, basata sul nulla”, ha assicurato il ministro. Il testo, ha spiegato, “non fa affatto quello che abbiamo visto raccontato. Non vogliamo né privatizzare, ne’ vendere le spiagge e tantomeno condonare gli abusi. Vogliamo solo proteggere la peculiarita’ del settore”. Dunque, “non si vuole aggirare le norme Ue, ma difendere i nostri interessi. Non appena sarà distribuito il testo, se ne potranno comprendere le finalità”

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