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Separazione carriere, il sondaggio: “Per la maggioranza relativa degli elettori la riforma ridurrà l’indipendenza dei pm”

Secondo YouTrend gli italiani favorevoli al ddl superano i contrari, anche se un quarto della popolazione non ha ancora un'idea precisa
Separazione carriere, il sondaggio: “Per la maggioranza relativa degli elettori la riforma ridurrà l’indipendenza dei pm”
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Gli italiani favorevoli alla separazione delle carriere al momento superano i contrari, anche se un quarto della popolazione non ha ancora un’idea precisa. Ma la maggioranza relativa degli intervistati ritiene che la riforma proposta dal governo renderà la magistratura meno indipendente dalla politica. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da YouTrend per SkyTg24: il 49% degli intervistati si dichiara “molto” o “abbastanza favorevole” al ddl costituzionale attualmente in discussione al Senato (dopo il primo via libera alla Camera). I “molto” o “abbastanza contrari” sono il 26%, mentre il 25% non si esprime. La quota di favorevoli sale al 77% tra gli elettori di Forza Italia (il partito che è il principale sponsor politico della riforma), all’83% tra quelli di Fratelli d’Italia e addirittura al 90% tra quelli della Lega, mentre scende al 32% tra i simpatizzanti M5s, al 22% tra quelli del Pd e appena al 7% tra quelli di Avs.

All’affermazione secondo cui “la separazione delle carriere renderà la magistratura meno indipendente dalla politica”, invece, il 44% degli interpellati si dice “molto” o “abbastanza d’accordo”, il 27% “molto” o “abbastanza in disaccordo” e il 29% non si esprime. Sotto questo aspetto il sondaggio mostra risultati simili tra gli elettori di centrodestra e di centrosinistra: a essere di questa opinione, infatti, sono anche la maggioranza relativa degli elettori di Fratelli d’Italia (46%) e la maggioranza assoluta di quelli di Lega (54%) e Forza Italia (62%). L’esito, nota YouTrend, “potrebbe indicare che la diminuita indipendenza della magistratura non sia percepita come un rischio, bensì come una conseguenza auspicabile della riforma” da parte degli elettori delle forze di governo.

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