Il mondo FQ

“Lavorano abusivamente”: sequestrati 14 centri estetici e 3 milioni e mezzo di euro di attrezzatura

In corso una campagna di controlli d’intesa con il Ministero della Sanità dopo gli ultimi drammatici fatti di cronaca. Le verifiche sono state estese anche al web per verificare l’offerta in vendita e la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici
“Lavorano abusivamente”: sequestrati 14 centri estetici e 3 milioni e mezzo di euro di attrezzatura
Icona dei commenti Commenti

Quattordici centri estetici sequestrati e più di mille controlli effettuati. I carabinieri del Nas, nell’ambito di una campagna di controlli d’intesa con il Ministero della Sanità dopo gli ultimi drammatici fatti di cronaca, hanno intensificato le operazioni di verifica dello stato di idoneità delle strutture di medicina estetica, riscontrando una situazione al limite della legalità. Ai centri sequestrati, ritenuti carenti dei requisiti, si aggiunge la confisca di dispositivi medici e farmaci per un valore di 3,5 milioni di euro e l’accertamento di 32 illeciti penali, riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci risultati scaduti, alla ricettazione di farmaci ad uso ospedaliero ed alla falsificazione di attestati professionali. I carabinieri hanno anche contestato 156 sanzioni amministrative per inadempienze autorizzative e procedurali connesse alla mancata applicazione di Leggi Regionali e della normativa inerente all’attività di estetista, oltre a sanzioni pecuniarie per 130mila euro.

I controlli – I controlli del Nas, avviati sin dall’inizio dell’anno e intensificati nel corso del mese di maggio, si sono concentrati sull’accertamento dell’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, sulla sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, sul possesso delle autorizzazioni, sulla presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle, tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.

Tra i casi più gravi, gli agenti hanno segnalato una struttura nella quale era stato allestito un ambulatorio polispecialistico e un’attività estetica senza le autorizzazioni, hanno deferito in stato di libertà una persona che ha eseguito illegalmente diversi interventi estetici senza l’abilitazione per l’esercizio delle professioni sanitarie e hanno accertato l’avvio abusivo dell’attività di estetista all’interno della farmacia. Una situazione che ha allarmato le forze dell’ordine, che hanno esteso le attività di controllo anche al web al fine di verificare l’offerta in vendita e la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici utilizzati irregolarmente nel campo della “medicina estetica”, arrivando nei casi più gravi anche all’oscuramento di quei siti web, solitamente ospitati su server esteri e con gestori anonimi facilmente raggiungibili dall’Italia.

L’ultimo caso – La tragica storia di Ana Sergia Alcivar Chenche, la 47 enne deceduta dopo aver subito una liposuzione in una clinica privata di Roma, ha fatto luce sul dilagante stato di illegalità nel mondo della medicina estetica. “I recenti e drammatici episodi di cronaca – sottolinea il comunicato del Nas – legati a interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato incurante delle gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione medico-professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali, fanno da sfondo alla campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, condotta dai Carabinieri dei Nas, d’intesa con il Ministero della Salute e finalizzata alla verifica della corretta erogazioni delle prestazioni di medicina estetica”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione