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Palermo, i lavori per l’asilo allo Sperone ripartono nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci

Dopo le minacce subite dalla ditta i lavori per il nido si erano arenati. E il cantiere, per i quali erano stati impegnati 700mila euro del Pnrr, era diventato una discarica nel cuore del quartiere a sud-est di Palermo
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“Vedere ripartire il cantiere dell’asilo nido in una giornata importante come il 23 maggio è bellissimo e significativo”. È soddisfatta Antonella Di Bartolo, preside dell’istituto Sperone-Pertini. Dopo le minacce subite dalla ditta, infatti, i lavori per il nido si erano arenati. E il cantiere, per i quali erano stati impegnati 700mila euro del Pnrr, era diventato una discarica nel cuore del quartiere a sud-est di Palermo.

Ma dopo la denuncia dal gruppo di attiviste le “Rosalie Ribelli”, i lavori sono finalmente ripresi. A darne l’annuncio a ridosso della commemorazione della strage di Capaci è il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, insieme all’assessore Aristide Tamajo: “Da oggi allo Sperone riparte un percorso importante con l’allestimento del cantiere per la realizzazione dell’asilo nido, finanziata con fondi Pnrr. Dopo lo stop causato dalle minacce subite dalla ditta che sta portando avanti le opere, quella di oggi rappresenta anche una giornata per ribadire la presenza dello Stato nei quartieri della città e la volontà dell’amministrazione di puntare sulla realizzazione di nuovi spazi educativi, nella convinzione del ruolo fondamentale della Scuola e dell’Istruzione, due fattori che rendono liberi i nostri ragazzi”.

I lavori dovevano inizialmente terminare proprio nel mese di maggio del 2025 ma poi tutto si era improvvisamente fermato: “In questi mesi di sospensione dei lavori, e soprattutto dopo che si sono sapute le gravissime ragioni dello stop, tutte le persone oneste hanno atteso un segnale da parte delle Istituzioni. Il segnale oggi è arrivato, ma più importante ancora sarà l’attivazione di un servizio per la comunità”, dice Di Bartolo, che già nel febbraio del 2019 aveva festeggiato quella che sembrava ormai una battaglia vinta. Quell’anno era stata infatti abbattuta la vecchia struttura dell’asilo, realizzata negli anni ’70 e mai entrata in funzione: nel frattempo era diventata luogo di degrado e spaccio.

Dopo una vera e propria campagna di sensibilizzazione si era arrivati alla demolizione della vecchia struttura e alla progettazione del nuovo asilo. Gli architetti di Palermo avevano stilato un nuovo progetto parlando con i bambini del quartiere. Nell’estate del 2024 sono partiti i lavori e sembrava ormai fatta, ma pochi mesi dopo l’avvio dei lavori tutto si era di nuovo fermato. Adesso, dopo la denuncia de Le Rosalie Ribelli e l’interessamento della giunta comunale sono ripartiti i lavori: “Il Comune, negli ultimi mesi, ha lavorato a stretto contatto con il prefetto Mariani, che ringraziamo per aver dimostrato la sua consueta disponibilità e spirito di collaborazione con l’obiettivo di far ripartire i lavori in sicurezza e di consegnare allo Sperone il nuovo asilo entro la fine dell’anno”. Sperando che sia davvero la volta buona.

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