Trending News

La stoccata di Victoria Cabello: “Michele Morrone? Come attore è un cane”. Roberto Bolle reagisce così

Le parole di Cabello nel video pubblicato da Alanews durante un incontro tenutosi all’Università Cattolica di Milano

di F. Q.
La stoccata di Victoria Cabello: “Michele Morrone? Come attore è un cane”. Roberto Bolle reagisce così

Michele Morrone? Come attore è un cane”. Sta facendo molto discutere sui social uno spezzone di intervista di Victoria Cabello a Roberto Bolle. Come si vede nel video pubblicato da Alanews durante un incontro tenutosi all’Università Cattolica di Milano, Cabello chiede alla cinquantenne etoile piemontese: “Tu hai dichiarato che se non avessi fatto il ballerino avresti fatto l’attore o il nuotatore. Ma più attore o nuotatore?”. Bolle risponde immediato: “L’attore”.

A quel punto Cabello incalza: “Saresti più bravo o meno bravo di Morrone, che dalla Fagnani ha detto di essere il più bravo di tutti?”, poi ha aggiunto a mezza voce: Lui è un cane secondo me… Però è una mia personalissima interpretazione”. Il pubblico ha particolarmente apprezzato la stoccata della Cabello, come anche Bolle, facendosi una bella risata. Durante l’ultima puntata di Belve, Michele Morrone aveva infatti dichiarato che attori più bravi di lui “solo Alessandro Borghi e basta, questa è una mia visione. Peggio di me quasi tutti”. Dopo il vis a vis televisivo con la Fagnani, Morrone aveva pubblicato sui suoi social un post dalla forte scossa tellurica e polemica. “Ciò che ho detto ieri sera al programma ‘Belve‘ è un pensiero che ho da tempo e, credetemi, non solo il solo. Non mi sento parte di un cinema, quello italiano, che se la canta e se la suona da solo, pieno zeppo di pregiudizi nei confronti dei ‘diversi’, che se non hai studiato alla Silvio D’Amico o al Centro Sperimentale non sei nessuno. Se non la pensi con l cuore a sinistra, sei solo un fascista. Se non usi scarpe Clark e non dai l’idea di essere trasandato, non sei un vero attore. Avete rotto il ca**o”, aveva scritto Morrone.

“Pregiudizi di artisti che fanno i finti inclusivi democratici, sinistroidi che dopo aver preso un ca**o di David si sentono Dei scesi in terra e si concedono il lusso di fare della morale di sinistra non perché tengono veramente al loro Paese, ma semplicemente perché fa figo fare l’attore impegnato nel sociale e nella politica”, aveva aggiunto, senza risparmiare un riferimento al collega Luca Marinelli interprete di Mussolini: “Tristi e finti poeti maledetti ubriachi di Rimbaud e Baudelaire, ma con lussuosi appartamenti e villini al mare (Rimbaud non aveva una lira). Siete più tristi delle vostre stesse idee. Gente che ‘si sente male e ha sofferto’ per aver interpretato il ruolo del Duce ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1,5/2 milioni di euro. Poi l’affondo conclusivo: “Se davvero volete fare i rivoluzionari, i Che Guevara 2.0 de noialtri, smettete di fare gli attori. Lasciate stare il cinema e scendete in politica, candidatevi e provate veramente a cambiare qualcosa in questo Paese. Perché dei discorsetti post premiazione David di Donatello ci siamo rotti bellamente il ca**o”. Il post firmato e controfirmato era poi stato cancellato con un po’ di scuse e la motivazione che quel ragionamento fosse frutto di un personale disagio.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.