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“Israeliani sionisti non benvenuti”, il cartello in ebraico sulla vetrina di un negozio nel centro di Milano

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Israeliani sionisti non sono benvoluti qua”. È la scritta in ebraico apparsa ieri sulla vetrina di un negozio di via Statuto, nel centro di Milano. Oggi il cartello è scomparso, ne resta solo uno con scritto “stop war”, tra due razzi con le bandiere israeliana e palestinese. Le immagini della vetrina del negozio sono però circolate sui social. “Di nuovo la solita insalata dovuta o a mala fede, spesso di matrice antisemita, o a acefalite, di matrice genitoriale”, il commento su Facebook di Roberto Della Rocca, italiano che vive in Israele e dirigente politico, che ieri sulla sua pagina social ha pubblicato l’immagine del cartello sulla vetrina.

“A prescindere dalle valutazioni che ognuno di noi può dare sul conflitto mediorientale, si sta facendo passare il concetto che slogan, insulti e aggressioni fisiche contro gli ebrei siano ammissibili. La situazione – scrive in una nota il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum – è andata fuori controllo e la società e le istituzioni devono dare una risposta. Serve una grande mobilitazione nazionale contro l’antisemitismo”.

I titolari del negozio dal canto loro spiegano: “Non siamo razzisti né antisemiti. Siamo per la pace non solo a Gaza, ma anche in Ucraina e ovunque ci siano guerre nel mondo. Come dice il Papa”. È stata data “un’interpretazione sbagliata di quello che intendevamo”, dicono. La scelta di usare l’ebraico è stata fatta “perché arriva direttamente agli interessati, che sono quelli che stanno massacrando tanti civili”. Ripetono di essere “molto arrabbiati” e “dispiaciuti per quello che sta succedendo a Gaza, per i civili, condanniamo Hamas al 100%”. Se oggi, dopo le polemiche esplose sui social, hanno deciso di toglierla – spiegano – “è per quieto vivere”.

Aggiornato da redazioneweb il 23 maggio alle 10.08

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