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Daniel Noboa riconfermato presidente dell’Ecuador. L’avversaria di sinistra non riconosce il risultato: “Frode elettorale”

Il leader conservatore, imprenditore, rampollo di una delle famiglie più ricche del Paese, vince con 10 punti di vantaggio su Luisa Gonzàlez
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Anche in Sud America continua a soffiare un vento di destra. Daniel Noboa è stato confermato come presidente dell’Ecuador. Una “vittoria storica”, come l’ha definita lui stesso, imprenditore rampollo di una delle famiglie più ricche del Paese, 38 anni, conservatore a capo di Azione Democratica Nazionale, che resta il più giovane capo di stato democraticamente eletto a livello globale. Nel ballottaggio ha battuto la candidata della sinistra Luisa Gonzàlez – del partito di sinistra Revolución Ciudadana vicino all’ex presidente Rafael Correa – che però contesta l’esito delle elezioni chiede un riconteggio dei voti. “Questa vittoria è storica, una vittoria con un vantaggio di oltre 10 punti, una vittoria di oltre un milione di voti che non lascia dubbi su chi sarà il vincitore”, ha detto Noboa ai giornalisti nella sua casa nella località balneare di Olon, sulla costa del Pacifico. Dopo lo scrutinio del 92 per cento delle schede, ha ottenuto il 56 per cento dei voti, contro il 44 della Gonzàlez. “Frode, frode” gridano i supporter della candidata della sinistra. In un discorso in diretta sulle tv ecuadoriane González ha detto di rifiutarsi “di credere che esista un popolo che preferisca la violenza e la menzogna”, che “circa 11 sondaggi ci davano la vittoria, così come un exit poll” per chiudere assicurando che “l’Ecuador sta vivendo una dittatura e la peggiore e la più grottesca frode elettorale della sua storia”.

I governi di Paraguay (destra), Guatemala (centrosinistra) e Perù (sinistra) hanno riconosciuto la vittoria di Noboa. Vari politici in Ecuador, come il sindaco di Guayaquil, Aquiles Álvarez, si sono congratulati con il presidente riconfermato. “Ha vinto l’Ecuador, hanno vinto le Americhe, ha vinto la libertà e la democrazia”, ha detto a sua volta la leader dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado. Con Noboa si è congratulato anche Luis Almagro, segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (una sorta di Osce del continente). “Monitoreremo ogni ulteriore processo istituzionale che dovesse presentarsi”, ha dichiarato Almagro.

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