Roma, 12 nov. (Adnkronos) - "Con una coalizione inclusiva, compatta e coesa sul programma e con le forze politiche che hanno chiesto a una candidata civica, senza tessere di partito, di proporsi alla guida della regione, l'Umbria può diventare il laboratorio innovativo della buona politica". Così la candidata alla presidenza della regione Umbria per il centrosinistra, Stefania Proietti, intervistata dall’Adnkronos nell’ambito dello speciale "Regioni al voto", dedicato al prossimo appuntamento elettorale in Umbria ed Emilia-Romagna.
"Parlando con la gente ci siamo resi conto di quanto sia profonda la distanza con la politica che ha smesso da tempo di ascoltare il territorio - ha aggiunto -. Noi vogliamo tornare alla politica fatta dalle persone per le persone, pensando soprattutto ai più fragili, a chi non ce la fa, ai lavoratori, agli anziani, alle persone con disabilità, ai più piccoli, ai giovani, ai quali chiediamo di diventare costruttori del loro futuro. E vogliamo riportare l'Umbria nelle mani degli umbri". In campo economico, Proietti ha ricordato che "il tessuto economico dell’Umbria vanta eccellenze imprenditoriali, a livello nazionale e internazionale, in diversi settori, come la meccanica legata alle filiere aerospaziali o dell’automotive, l’abbigliamento o le produzioni agro-alimentari. A questo pool di imprese si uniscono moltissime piccole imprese artigianali e manifatturiere, capaci di realizzare prodotti di elevata qualità e raffinatezza".
Quattro le priorità della candidata presidente in questi ambiti. In primis "investire sulla formazione tecnico-professionale a tutti i livelli, estendendo e potenziando la filiera formativa ben oltre gli attuali Its, in linea con i fabbisogni delle imprese" perché, ha spiegato Proietti, "se questo circuito virtuoso sarà rafforzato, le imprese potenzieranno la loro competitività e i loro livelli di produttività, migliorando le condizioni remunerative del lavoro che in Umbria sono decisamente sotto la media nazionale".
"Investire nei giovani, in particolare su quelli che hanno voglia di fare impresa in tutti i settori, da quello agricolo fino a quello manifatturiero e turistico. I giovani sono portatori di nuove idee, di nuove capacità, in linea con un mondo internazionalizzato e dominato dalla tecnologia digitale. Il sistema dell’alta formazione regionale dell'università di Perugia e dell'università per Stranieri costituiscono l'ambito in cui far germogliare nuove idee imprenditoriali. Ecco perché abbiamo pensato a una legge sui giovani talenti, finanziata con risorse europee sul modello dell'Emilia Romagna", ha detto ancora Proietti.
"Investire nell’innovazione possibile e radicata nei nostri territori. Abbiamo molti brevetti nella nostra regione rimasti nei cassetti, vogliamo ‘industrializzare i brevetti’ e la regione si impegnerà al fianco di tutti gli imprenditori che vorranno esplorare tali opportunità. Su questo la finanziaria Gepafin sarà chiamata a svolgere un ruolo strategico. Investire nell’internazionalizzazione ‘integrale’ dell’Umbria per attrarre imprese italiane, non limitata a pochi mercati geografici e che deve saper attrarre turisti stranieri ma anche nomadi digitali e giovani di talento", ha concluso la candidata del centrosinistra.