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Ultimo aggiornamento: 12:37 del 9 Marzo

“La cosa più bella? Fare tutto da sola”. Le storie dei ragazzi con disabilità che sperimentano la vita autonoma lavorando in un piccolo paese

Ragazzi e ragazze con disabilità provano a diventare adulti insieme agli operatori di Magari Domani e ai cittadini e ai negozianti del piccolo comune di Gazzada Schianno
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Gazzada Schianno è un piccolo paese di poco più di 4mila abitanti nel Varesotto. Qui novanta ragazzi e ragazze con disabilità provano a diventare adulti non solo insieme agli operatori della onlus Magari Domani, ma anche insieme ai cittadini e ai negozianti del piccolo comune. “Abbiamo immaginato una comunità diffusa” spiega al Fattoquotidiano.it il cofondatore della Magari Domani, Andrea Avila. I ragazzi e le ragazze con disabilità vengono inseriti con dei tirocini nei negozi e nelle attività produttive della zona. Dal macellaio al bar fino al supermercato. La cosa più bella? “Fare tutto da sola” racconta Camilla mentre serve il caffè nel bar del paese. Pochi metri più in là c’è l’unico supermercato del paese. Ci lavora Davide, mette a posto la merce sugli scaffali. “Qui mi sento tranquillo – commenta – ogni tanto c’è mia mamma, ma sto pensando a quando non ci sarà più. Mi piacerebbe vivere da solo o con la fidanzata”. Ed è proprio al futuro di questi ragazzi che guarda uno degli ultimi progetti della Magari Domani. Grazie al contributo della Fondazione Cariplo, l’albergo del paese è stato ristrutturato e trasformato in una vera e propria “palestra di autonomia”. Sei camere e un bilocale per un totale di quindici posti letto oltre a spazi comuni per far sperimentare ai ragazzi la vita fuori casa.“Quello che ci ha interessato di questo progetto è stata l’apertura di questa comunità – conclude Monica Villa, responsabile area servizi alla persona Fondazione Cariplo – è una casa che non ha mura ma è aperta alla comunità riuscendo a coinvolgere nel percorso le famiglie e le istituzioni”

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