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Ultimo aggiornamento: 16:20 del 18 Febbraio

Ucraina, Licheri: “Summit a Parigi? Flop che certifica la morte politica della Ue. Meloni ha fallito, ora venga a riferire in Parlamento”

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"Meloni è bravissima nell'inabissarsi e sparire dai radar quando le cose diventano difficili. Sapeva che questa guerra avrebbe solo portato disastri economici, eppure ha scelto di continuare a finanziarla". Il senatore del M5s stronca il vertice europeo di Parigi e l'operato di Meloni - Il video
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Il vertice europeo a Parigi? Non è che si fa dell’ironia, ma si prende atto che questo vertice europeo è stato un flop. D’altra parte mi pare che anche la stessa Meloni ci sia andata controvoglia, dicendo che fosse un format che certamente non avrebbe potuto rappresentare la volontà dell’Unione Europea. E infatti il vertice di Parigi, a detta della destra e a detta della sinistra, ha certificato ieri la morte politica di un’Europa che continua a mostrare la propria incapacità di elaborare un’efficacia strategica, una strategia comune”. Sono le parole pronunciate dal senatore del M5s, Ettore Licheri, ai microfoni di Calibro 8, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus, a proposito del summit europeo convocato a Parigi dal presidente francese Macron.

“Noi del M5s – continua Licheri – ci auguriamo che almeno ieri sera, lontano dalle telecamere, questi 8 signori si siano detti la verità tra di loro. E cioè che abbiano ammesso di aver sbagliato tutto e di aver buttato miliardi di euro in armi per una guerra per procura di un paese che ora ci umilia, mandando al macello 500mila ragazzi ucraini, ingrassando le lobby delle armi e del gas americano, che abbiamo pagato il quadruplo del suo prezzo per poi anche rigassificarcelo. E tutto questo per arrivare oggi a una soluzione che potevamo tranquillamente raggiungere due anni fa. Questo è il pensiero del M5s ed è dal marzo del 2022 che lo diciamo“.

Il senatore pentastellato sottolinea: “Qui il vero punto è che c’è un’Europa alle corde e stordita, un’Europa che sta dimostrando incapacità nel reagire. Probabilmente è schiacciata dagli errori politici nella gestione di questo conflitto o dall’azione politica rude e violenta di Trump, ma in ogni caso questo è il quadro attuale. Poi possiamo piagnucolare perché non riusciremo ad avere un posto al tavolo della pace, anche se io personalmente sono convinto che alla fine, a forza di piagnucolare, uno strapuntino l’Europa l’avrà al tavolo delle trattative. Ma il punto non è questo. Il punto è che a quel tavolo della pace l’Europa non conterà nulla“.

Sferzanti sono le critiche di Licheri sull’operato della presidente del Consiglio: “Nei giorni che hanno accompagnato questo vertice, qui in Italia avevamo un dibattito politico che era surreale. Dicevamo che la Meloni sarebbe stata la pontiera tra l’Atlantico e il vecchio continente e che avrebbe provato ad assicurare la prosecuzione dell’ombrello di protezione degli Stati Uniti verso l’Europa. Ma lei, Borgonovo, la Meloni da quanto tempo non la sente? Si è completamente inabissata. Già col caso Almasri ho visto che è bravissima nell’inabissarsi e sparire dai radar quando le cose diventano difficili. Però da parte di Meloni c’è una responsabilità politica, perché qui altrimenti si va a finire che la colpa non è di nessuno”.

E rincara: “Questo governo era ben consapevole del fatto che la guerra in Ucraina stava costando ai cittadini italiani in termini di rincaro dei prezzi, delle bollette, del costo della vita. Questo governo sapeva benissimo quanto questa guerra stesse rafforzando Putin e la sua economia, nonché le lobby americane delle armi e del gas. Meloni ha continuato per mesi a dirci che l’obiettivo era la vittoria sulla Russia, inviando armi a oltranza, mettendo in campo investimenti in record di spese militari, cioè 40 miliardi di euro nei prossimi 7 anni, facendo pagare i costi sociali di questa guerra ai cittadini e alle aziende italiane.

Licheri chiosa: “Ci sono delle responsabilità politiche precise di questo governo ed è per questo motivo che stiamo chiamando Meloni in Parlamento. Tra l’altro, lei ci ha sempre detto in Aula che con Putin non si doveva parlare. Allora noi in Parlamento dovremmo chiedere a Giorgia Meloni se questa cosa l’ha detta anche a Trump oppure no”.

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