“Questo sciame è sicuramente il più lungo, quello con il maggior numero di eventi degli sciami registrati durante questa crisi bradisismica, a partire dal 2005. Ad oggi ne contiamo più di 550.” A dirlo è il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Antonio Di Vito, a proposito della sequenza di terremoti iniziata sabato 15 febbraio nell’area dei Campi Flegrei durante la quale sono state registrate anche due scosse di 3.9 gradi. Si di tratta di terremoti “di tipo vulcano-tettonico – spiega Di Vito -, cioè legati alla fratturazione delle rocce sottoposte a stress, che sono deformate e quindi reagiscono rompendosi e quindi generando questi piccoli terremoti. Gli altri parametri che misuriamo – aggiunge – sono più o meno in linea con i mesi precedenti e questo un po’ ci rassicura sul significato di questa crisi, che però ha bisogno di essere seguita. Noi abbiamo tanti rilievi anche sui luoghi per poter prendere campioni, fare altre analisi e incrementare il nostro livello di conoscenza sui fenomeni associati a questa crisi. Speriamo di poter dare risposte continuamente, così come stiamo facendo a tutti i livelli.”
Più di 500 scosse, due di 3.9 gradi: l'analisi del direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, Mauro Antonio Di Vito [Video]
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