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“Cerchiamo il bimbo che ha perso i libri dei compiti a Parigi”, ma era falso. Bannata influencer da 30 milioni di follower e rischia pure il carcere

Una storia a tratti romantica che ha commosso il web con milioni di visualizzazioni e ha creato una mobilitazione generale. Ma era tutto falso

di F. Q.
“Cerchiamo il bimbo che ha perso i libri dei compiti a Parigi”, ma era falso. Bannata influencer da 30 milioni di follower e rischia pure il carcere

Cosa non si fa per diventare virali… Gli account dell’influencer cinese Thurman Maoyibei sulle piattaforme TikTok Douyin, Weibo e BiliBili sono stati tutti bannati dalle autorità dallo scorso fine settimana e la ragazza rischia anche il carcere. Tutto nasce da un potentissimo video virale di Thurman Maoyibei (che poi si è scoperto che il vero cognome era Xu) che durante una vacanza a Parigi per il Capodanno cinese avrebbe ricevuto da una barista dei libri dei compiti della scuola elementare, dimenticati da un bambino dal nome fantomatico Qin Lang. Il piccolo avrebbe perso i quaderni così l’influencer ha promesso ai suoi follower che lo avrebbe cercato in Patria per riconsegnare i quaderni lasciati nella capitale francese.

Una storia a tratti romantica che ha commosso il web con milioni di visualizzazioni e ha creato una mobilitazione generale. Ma ad una settimana dall’inizio delle ricerche Thurman Maoyibei ha dichiarato di aver trovato i genitori del bimbo e di aver compiuto la sua missione. Data la vastità del clamore suscitato dal “caso”, la polizia di Hangzhou (capoluogo della provincia cinese di Zhejiang) ha voluto vederci chiaro fino ad arrivare all’amara verità con prove video inconfutabili. L’influencer con una collega avevano comprato in una libreria i quaderni dei compiti per poi inventarsi la storia di sana pianta. Tutto per raggranellare qualche migliaia di follower.

Thurman Maoyibei in un video si è scusata: “Ho inquinato Internet. Chiedo ai miei colleghi di imparare dalla mia lezione e di non creare o diffondere mai contenuti falsi. Lavoriamo insieme per mantenere un ambiente online pulito e sano”. Troppo tardi.

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