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L’incredibile storia del musicista Johan Röhr: è nella top 100 di tutti i tempi su Spotify ma nessuno lo conosce

Sul mercato discografico è un fantasma. Re delle classifiche, con oltre 15 miliardi di streaming ottenuti da 2700 composizioni strumentali, ha usato oltre 650 pseudonimi per pubblicare la sua musica

di Gabriele Scorsonelli

È nella top 100 di tutti i tempi di Spotify: meglio di Michael Jackson e Metallica. E, secondo alcuni osservatori, starebbe per superare anche i Beatles. In Svezia è l’artista con più ascoltatori mensili – meglio perfino della star di casa Avicii –, ma nessuno lo conosce. Sul mercato discografico, Johan Röhr è un fantasma re delle classifiche, con oltre 15 miliardi di streaming ottenuti da 2700 composizioni strumentali. Ma sulla più celebre piattaforma musicale del web, il suo nome non figura. Una storia curiosa, su cui ha fatto luce un’inchiesta del quotidiano svedese Dagens Nyheter.

Secondo il rapporto, il musicista 47enne pubblicherebbe le proprie opere sotto pseudonimo dal 2017. Ne avrebbe usati 656 diversi –Minik Knudsen, Mingmei Hsueh, Csizmazia Etel ed Elsa Enestam sono solo alcuni – e altri 50 come autore. La combinazione di ascolti di questi profili l’avrebbe fatto schizzare in vetta alle graduatorie globali. Le sue canzoni, infatti, sono state aggiunte a più di cento playlist di musica strumentale, che hanno totalizzato oltre 62 milioni di follower. Un esempio? Röhr ha prodotto 41 delle 270 tracce di “Stress Relief”, che conta un milione e mezzo di iscritti. La sua traccia più ascoltata (249 milioni di stream), stando a Le Monde, è una reinterpretazione al piano di Twinkle Twinkle Little Star sotto il nome di Adelmar Borrego.

Un escamotage, parte del fenomeno dei falsi artisti, legato a doppio filo alla mood music, suonata al piano per aiutare il rilassamento e la concentrazione. “Molti dei nomi che Johan ha usato sono di progetti vecchi e inattivi – ha spiegato Niklas Brantberg, CEO dell’etichetta Overtone Studios, con cui Röhr pubblica le sue composizioni – È diventato un pioniere della musica d’atmosfera, che oggi è estremamente popolare”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo ridotto notevolmente il numero di profili di artisti che pubblicano attivamente musica. E oggi lavoriamo con molti più creatori”.

Dagens Nyether ha provato anche a calcolare le entrate del musicista svedese il cui portafoglio, nonostante abbia lavorato come autore e produttore per artisti come Anastacia e Loreen, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2023, ha cominciato a gonfiarsi notevolmente solo con la mood music. Solo nel 2022, infatti, la sua azienda ha fatto registrare ricavi per quasi 3 milioni di euro, che salgono a circa 6 considerando anche i due anni precedenti. Sulla questione, Spotify ha scelto la strada del silenzio, ricordando che non è proibito pubblicare sotto pseudonimo e che le royalties vengono pagate in funzione degli accordi stipulati con le diverse etichette.

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