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“La malattia ci ha unito, ritroviamoci. La nostra è qualcosa di più di una grande amicizia”: la lettera di Costantino Vitagliano a Lele Mora

L'ex tronista risponde dalle pagine del settimanale “DiPiù” all'agente dei vip raccogliendo il suo invito a riallacciare i rapporti dopo la dolorosa rottura degli anni scorsi

di Emanuele Corbo

“Strana la vita, vero? È come se lo stesso destino ci avesse abbracciato: uniti nel bene, quando ci mangiavamo il mondo, e uniti adesso nei problemi di salute”. Costantino Vitagliano scrive a Lele Mora, il suo ex agente, e lo fa dalle pagine del settimanale DiPiù. Vitagliano replica a sua volta a Mora ringraziandolo per le parole spese nei suoi confronti sulla medesima rivista: “Ho apprezzato la tua lettera di incoraggiamento, mi aiuta nel momento difficile che sto attraversando: a quarantanove anni, ho scoperto di avere una malattia che abbatte il mio sistema immunitario e mi costringe a prendere continuamente medicine e a fare esami.

Come riporta Leggo, l’ex tronista sente di dover fare anche alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni dell’agente dei vip: “Voglio ricordarti che io, allora, non ero solo un bel tipo con gli occhi azzurri senza arte né parte, come è sembrato dal tuo racconto: lavoravo come ragazzo immagine e spogliarellista nei locali, avevo una piccola agenzia di modelle, avevo già fatto qualche apparizione in tv, insomma non mi mancava niente. E quando tu, che allora eri il più importante agente d’Italia, mi hai proposto di andare a Uomini e Donne di Maria De Filippi, io ero scettico. ‘Mica ho bisogno di trovare una fidanzata in TV’, ti ho detto. ‘Se ci vado, è solo per conoscere la signora De Filippi’. Alla fine, mi hai convinto ed è andata come è andata: ho avuto successo oltre ogni aspettativa e ho guadagnato un sacco di soldi…”.
Nessun rancore, però. Anzi Vitagliano sottolinea ancora una volta la riconoscenza che nutre per Lele Mora e l’affetto che per anni li ha legati in maniera indissolubile: “Ti devo tanto, Lele, anche perché mi hai introdotto in un mondo incredibile. Eravamo inseparabili, e ricordo che chiamavi me quando avevi problemi con qualcuno […] C’era perfino chi malignava che fossimo amanti, una falsità, e noi ci ridevamo sopra. In tutto questo, non mancavano le litigate, sempre accese, perché capitava che fossimo in disaccordo su alcune scelte professionali, però poi facevamo pace”.

A un certo punto le loro strade si sono divise. Costantino spiega il perché di quell’addio: “Non avevo scelta, Lele: allora, anche tu eri diventato un personaggio, avevi mille nuovi impegni e meno tempo per seguire la mia carriera, ma io avevo bisogno della massima attenzione. Per questo ho preso la mia strada da solo. Ma non abbiamo mai alzato un muro tra noi, come pensa qualcuno, non c’è mai stato rancore”. Parole che trovano riscontro nel fatto che, quando Mora è stato investito da guai giudiziari, l’ex tronista non gli ha voltato le spalle: “Non ti ho mai abbandonato, neanche quando c’era perfino chi si vergognava di averti conosciuto. Ma sono fatto così, Lele, è il mio carattere: non rinnego mai il passato e non dimentico chi mi ha dato tanto. E tu mi hai dato tanto. Per questo, ti ho sempre difeso, in privato e pubblicamente. Il mio solo rammarico è non essere venuto a trovarti in carcere. Non me la sentivo, anche perché da poco avevo perso mia mamma e avevo altro per la testa”.

Quindi, in conclusione di lettera, Vitagliano accoglie la proposta di Mora e si mostra più che disposto a riallacciare i rapporti: “Voglio raccogliere il tuo invito: sì, vediamoci, Lele, ritroviamoci. Sai che puoi chiamarmi quando vuoi: so che, a causa delle tue condizioni di salute, ci sono momenti in cui sei molto debole, e sappi che puoi contare su di me. Perché la nostra è una grande amicizia, Lele, anche qualcosa di più, perché io ti ho sempre considerato un secondo papà. Ti voglio bene”.

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