Musica

La techno di Berlino iscritta nel registro patrimoni culturali immateriali: “La cultura dei club riconosciuta come preziosa, degna di protezione e sostegno”

Ciò che urgeva ottenere erano (anche) dei riconoscimenti che ora garantiranno al settore musicale fondi ed aiuti governativi

di F. Q.

La musica techno di Berlino non è diventata Patrimonio Unesco (come scritto in precedenza): la commissione nazionale tedesca per l’UNESCO, che è un organismo interno del Ministero degli Esteri tedesco, ha iscritto la tecno nel registro nazionale dei patrimoni culturali immateriali. La notizia di tutela e piena considerazione delle canzoni che fanno ballare a pieno ritmi milioni di ascoltatori, è stata accolta con entusiasmo da chi per anni ha lottato (e sta tutt’ora combattendo) per ottenere diritti.

Un’altra pietra miliare per i produttori techno di Berlino, per gli artisti, per i gestori di club e per gli organizzatori di eventi”, ha dichiarato a Deutsche Welle Lutz Leichsenring, membro del comitato esecutivo della “Clubcommission” di Berlino. “La decisione ci aiuterà a garantire che la cultura dei club sia riconosciuta come un settore prezioso degno di protezione e di sostegno”, ha proseguito. Ma cosa cambierà ora? Senz’altro la rilevanza istituzionale. Ciò che urgeva ottenere erano dei riconoscimenti che ora garantiranno al settore musicale fondi ed aiuti governativi.

A distanza di anni ad incidere è ancora la pandemia Covid. La musica – e più in generale il mondo dello spettacolo – è stato uno dei tanti rami che più è andato in difficoltà a livello economico. Grande soddisfazione viene espressa anche da parte dell’associazione Rave the Planet, che su Facebook si è congratulata con “tutte le persone che in questi anni hanno sostenuto la scena techno di Berlino. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che sono stati al nostro fianco in questo viaggio fin dall’idea iniziale del 2011. E un grazie anche al Comitato degli esperti del Patrimonio Culturale Immateriale presso la commissione tedesca dell’Unesco”, si legge.

Aggiornato sabato 16 marzo 2024

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