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Chiara Ferragni, nell’inchiesta per truffa aggravata possibili verifiche sui follower

Analisi - allo stato un’ipotesi investigativa, riporta l'Ansa - utili per capire se siano presenti e in quale quantità, se possibile, follower 'fake'

di F. Q.

Si aggiunge un nuovo capitolo all’inchiesta che vede Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata nell’ambito di una serie di casi di presunta pubblicità ingannevole nella beneficenza: la possibile verifica sui milioni di follower, quasi 30 in totale, che compaiono sul profilo Instagram dell’influencer. Analisi – allo stato un’ipotesi investigativa, riporta l’Ansa – utili per capire se siano presenti e in quale quantità, se possibile, follower ‘fake’, magari acquistati a pacchetti.

Qualora si dovesse accertare uno scenario simile, gli inquirenti potrebbero fare valutazioni sui rapporti contrattuali tra Ferragni, che si è presentata con 30 milioni di utenti che la seguono, e le aziende controparti. Oltre che sul peso che la stessa imprenditrice ha quando vende un prodotto presentandosi con così tanti follower.

L’”enfatizzazione” del fine caritatevole nella campagna promozionale sul pandoro ‘Pink Christmas’, ha scritto, ad esempio, la Procura generale della Cassazione, “amplificata dai mezzi di comunicazione” usati, come i social, ha indotto “in errore i consumatori”, che hanno “ritenuto” di “contribuire alla finalità benefica”, la “cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower“. Nelle indagini sui presunti raggiri nelle vendite, poi, da quanto si è saputo, potrebbe essere ascoltato anche un testimone ritenuto rilevante, una sorta di teste-chiave.

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