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Affitta una casa su Airbnb e per oltre un anno continua a vivere lì senza pagare l’affitto. Poi il ‘blitz’ del proprietario: “Ho trovato mosche e cattivi odori”

Il proprietario non può ancora cantar vittoria, infatti, il suo avvocato gli ha comunicato che il congedo dalla sua proprietà deve essere considerata solo come soluzione "temporanea"

di F. Q.

Il duello giuridico per la disputa tra il proprietario di una casa di Los Angeles e un inquilino di Airbnb sta per giungere al termine. La ‘fiction’ legale è una disputa che vede coinvolti Elizabeth Hirschhorn (l’affittuaria) ed il proprietario dell’immobile, Aleksandar Jovanovic, oramai da più di un anno, periodo in cui la donna ha smesso di pagare l’affitto. Dopo infinite attese, la laureata di Oxford è stata scortata fuori dalla villa da agenti di polizia, anche se non si può ancora pronunciare il definitivo ‘game-over’ sulla questione.

Jovanovic ha acquistato la casa nel 1995 e nel 2019 ha deciso di affittarla su Airbnb, dove è iniziato il lento incubo. La Hirschhorn – descritta come “l’inquilina dell’inferno” – aveva inizialmente intenzione di stare nell’abitazione per soli sei mesi, anche se è rimasta molto più tempo del previsto. Non versa la cifra mensile accordata dall’aprile 2022 e non ha mai avuto la minima intenzione di schiodarsi dall’appartamento, fino al momento dello sfratto.

L’abitazione è stata lasciata in pessime condizioni, con un rancido odore ed uno sciame di mosche: “C’era odore, era sporco”, ha detto il dentista. Nonostante l’abbandono dell’appartamento, Jovanovic non può ancora cantar vittoria, infatti, il suo avvocato gli ha comunicato che il congedo dalla sua proprietà deve essere considerata solo come soluzione “temporanea”. La donna – come riportato dal Daily Mail – starebbe ora alloggiando in un hotel per soggiorni prolungati che costa 3.600 dollari al mese.

Il portale statunitense ha rifiutato di farsi coinvolgere nella controversia, citando la decisione di Jovanovic di estendere il periodo d’affitto oltre quanto aveva dichiarato sull’app, il quale (Aleksander), ha poi portato Elizabeth in tribunale per ottenere lo sfratto ma, un giudice di Los Angeles, ha stabilito di non esserci i validi motivi legali per estrometterla e che anzi, l’uomo avrebbe dovuto pagarle una tassa di trasferimento (da circa 100 mila dollari) se avesse voluto l’abbandono dell’immobile. Come difesa, la donna cita il fatto che la doccia dell’appartamento è stata costruita abusivamente.

Nello scambio di email ottenuto, il Daily Mail raccoglie che il proprietario 61enne avrebbe cambiato le serrature per evitare che la donna riuscisse ad accedere all’appartamento, rischiando però un’accusa di molestie che complicherebbe la sua posizione. In attesa di un probabile ricorso della 55enne, Jovanovic ha dichiarato di sentirsi “molto sollevato e anche un po’ sopraffatto” da ciò che sta accadendo. “C’era voluto molto tempo per arrivare, ma ora finalmente è uscita!”, racconta.

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