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Angelina Jolie lancia un appello per il cessate il fuoco: “Gli attacchi di Hamas non giustificano le bombe di Israele su vite innocenti”

In un lungo messaggio condiviso su Instagram, Jolie ha sottolineato la necessità di salvaguardare le vite innocenti dei civili colpiti dai bombardamenti a Gaza e ha chiesto un'immediata cessazione delle ostilità

di F. Q.

L’attrice Angelina Jolie ha lanciato un appello urgente per il cessate il fuoco alla luce dell’escalation di violenza tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, definendo gli eventi in corso come “un atto di terrorismo”. In un lungo messaggio condiviso su Instagram, Jolie ha sottolineato la necessità di salvaguardare le vite innocenti dei civili colpiti dai bombardamenti a Gaza e ha chiesto un’immediata cessazione delle ostilità.

La star di Hollywood, da sempre attiva nelle questioni umanitarie, ha iniziato il suo intervento sottolineando l’orribile perdita di vite innocenti causata dai recenti eventi in Israele e a Gaza, quindi ha poi posto l’attenzione sulla sofferenza dei civili a Gaza, una popolazione che si trova in una situazione critica senza accesso al cibo, all’acqua e priva di qualsiasi possibilità di evacuazione. “Quello che è successo in Israele è un atto di terrorismo. Ma ciò non può giustificare le vite innocenti perse nel bombardamento di una popolazione civile a Gaza che non ha nessun posto dove andare, nessun accesso al cibo o all’acqua, nessuna possibilità di evacuazione e nemmeno il diritto umano fondamentale di attraversare un confine per cercare rifugio”.

“Come milioni di persone in tutto il mondo – prosegue l’attrice premio Oscar – ho passato le ultime settimane turbata e arrabbiata per l’attacco terroristico in Israele, per la morte di così tanti civili innocenti, chiedendomi come aiutare al meglio. Anch’io prego per il ritorno immediato e sicuro di ogni ostaggio, e per le famiglie che sopportano il dolore inimmaginabile per l’omicidio di una persona cara. Soprattutto, i bambini assassinati e i tanti bambini ora rimasti orfani”.

Per 20 anni, la Jolie ha lavorato con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, conducendo una campagna a sostegno delle persone costrette a sfollare in tutto il mondo. Si è unita per la prima volta nel 2001 come ambasciatrice di buona volontà delle Nazioni Unite e poi nel 2012 è stata nominata inviata speciale. L’anno scorso si è dimessa dal suo ruolo presso l’Unhcr. “La mia attenzione è rivolta alle persone sfollate a causa della violenza in qualsiasi contesto sia“, si legge nella dichiarazione di Jolie. “Gaza ha una popolazione di oltre 2 milioni di persone (la metà dei quali bambini), che vivono sotto un duro blocco da quasi due decenni, oltre a decenni di sfollamenti e di apolidia. I pochi camion di aiuti che stanno arrivando sono una piccola parte di ciò che è necessario (e veniva consegnato quotidianamente prima dell’attuale conflitto), e i bombardamenti stanno causando ogni giorno nuovi e disperati bisogni umanitari. La negazione degli aiuti, del carburante e dell’acqua sta punendo collettivamente un popolo. L’umanità chiede un cessate il fuoco immediato. Le vite palestinesi e israeliane – e le vite di tutte le persone a livello globale – contano allo stesso modo”.

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