Cinema

A thousand and one, la determinazione d’attrice di Teyana Taylor che lascia senza fiato

di Davide Turrini

Ha vinto a sorpresa il Gran Premio della Giuria al Sundance a gennaio 2023, premio assegnato in passato nientemeno che a Coda e Whiplash. A Thousand and One della regista AV Rockwell – nelle sale italiane dal 29 giugno per Lucky Red e Universal – eleva a potenza un paio di pregi e qualche difetto. Tra i primi ci sono l’interpretazione della celebre cantante Teyana Taylor e lo sfondo armonico e sempiterno di Harlem. La Taylor, cantante, ballerina e coreografa, qui interpreta una giovane madre cocciuta e risoluta, uscita da un istituto correzionale newyorchese nel 1994 e decisa a riprendersi il figlio seienne. Taylor svanisce completamente nel personaggio e dopo nemmeno cinque minuti di film non capisci se quella donna con quel ricciolo sulla tempia sinistra sta recitando o se esiste davvero. Appena uscita dalla galera, la 22enne Inez (Taylor) si comporta con la determinazione di chi ha già vissuto sette vite. L’unico bisogno impellente è suo figlio Terry (interpretato da tre attori differenti a 6, 13 e 17 anni) che è in affido. Inez approfitta del fatto che il figlio è finito all’ospedale dopo essersi lievemente ferito. Ed è lì che andrà a prenderselo e a portarlo clandestinamente via.

La Rockwell immerge e mimetizza la coppia madre/figlio tra le pieghe di una Harlem che si trasforma e gentrifica di continuo. L’energia ambientale è trasmessa da un incessante commento musicale di una campionatura a morsi di hip hop e da tanti dettagli (prime pagine di giornali su tutto) che certificano l’epoca, anzi le epoche che trascorrono i protagonisti. Peccato per un segreto madre/figlio forse troppo inclinato sul thriller e un finale che svirgola sul melodramma vagamente manipolatorio.

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