Papa Francesco ha annullato tutte le udienze in programma nella mattinata del 26 maggio a causa di un lieve stato febbrile. La precisazione è arrivata dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, dopo che i giornalisti accreditati in Vaticano avevano chiesto spiegazioni sull’improvviso annullamento di tutti gli impegni odierni di Bergoglio. Ieri l’agenda era abbastanza piena e il Papa era apparso molto stanco già nell’ultima udienza della mattinata, quella ai partecipanti all’Incontro nazionale dei referenti diocesani del cammino sinodale italiano, nell’Aula Paolo VI, alla presenza anche di tutti i membri della Cei nell’ultimo giorno della loro assemblea generale. Francesco, entrato nell’aula a piedi con l’aiuto del bastone, aveva preferito accorciare i tempi dell’udienza, leggendo direttamente il discorso preparato senza attendere il saluto del presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi. Discorso, però, più volte integrato a braccio. Al termine dell’udienza, il Papa non aveva salutato nessuno ed era uscito dall’aula sulla sedia a rotelle, rientrando immediatamente a Casa Santa Marta.

Nonostante la stanchezza, nel pomeriggio Francesco non aveva voluto deludere i suoi amici di Scholas Occurrentes della sua presenza al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, a due passi da piazza San Pietro, in occasione della giornata conclusiva del primo Congresso mondiale delle Eco-Città Educative. Un impegno che ha contribuito ad affaticare ulteriormente Bergoglio. “Il Papa – come ha affermato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin – era stanco. Ieri ha avuto una giornata molto molto intensa. Ieri sera mi dicevano che ha incontrato moltissima gente e, nel contesto di questo incontro con Scholas Occurrentes, ha voluto salutarli tutti e probabilmente a un certo punto la resistenza viene meno”.

Al momento, tutti gli impegni dei prossimi giorni sono confermati. Domenica, alle 10, nella Basilica Vaticana, il Papa presiederà la messa della solennità di Pentecoste e, alle 12, si affaccerà dalla finestra dello studio privato del Palazzo Apostolico per la recita del Regina Caeli. Lunedì, alle 11, è prevista l’udienza privata con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui, subito dopo, consegnerà anche il Premio Paolo VI. Francesco ha provveduto anche alla pubblicazione di alcune nomine, tra cui quella del suo secondo successore alla guida dell’arcidiocesi di Buenos Aires. Si tratta di monsignor Jorge Ignacio García Cuerva, finora vescovo di Río Gallegos, che prende il posto del cardinale Mario Aurelio Poli, dimessosi per limiti d’età. Bergoglio, inoltre, ha nominato vescovo ausiliare di Roma monsignor Michele Di Tolve, del clero dell’arcidiocesi di Milano, finora parroco di San Giovanni Battista e di Sant’Ambrogio ad Nemus in Rho. Una nomina in perfetta linea con la recente riforma del Vicariato di Roma.

Twitter: @FrancescoGrana

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