“Io Jj4 la abbatterei domani mattina“. A dirlo è il presidente della Provincia di Trento, il leghista Maurizio Fugatti, durante un intervento, sabato scorso, alla Scuola politica di formazione della Lega. Il passaggio in cui Fugatti esprime questo concetto, in realtà, riguardava tutta la questione degli orsi in Trentino. “Il problema non è lei (Jj4, ndr) ma i circa 70 orsi in eccesso che ci sono sul territorio rispetto al progetto originale. In Trentino ce ne sono oltre 100 e non si sono mossi nelle altre regioni” spiega Fugatti. “So che il tema è molto divisivo fuori dal Trentino – rimarca il presidente trentino – invece lì ci unisce molto nella nostra regione. I trentini su questo sono molto uniti, è giusto che gli altri si chiedano perché”. Fugatti ricorda la morte del podista amatoriale Andrea Papi “morto perché aggredito da un orso, dopo sette, otto aggressioni alle persone, dispiace dirlo ma si sapeva che sarebbe successo, perché non c’è stata la volontà e si è sempre ragionato in termini ideologici”. “Il problema – continua il presidente della Provincia di Trento – è la convivenza che i trentini hanno con gli orsi, c’è un rischio per l’incolumità delle persone – ha proseguito -. Dalle istituzioni non mi aspetto che trovino un posto per JJ4 ma per gli orsi che sono in eccesso, così si affronta il problema seriamente. Altrimenti il progetto è destinato a fallire. Altrimenti salviamo JJ4 e nel 2030 saremo a 170 orsi e poi a 200, e poi conteremo le aggressioni”. Fugatti non ha speso apparentemente nemmeno una parola sulle carenze della gestione amministrativa e politica degli orsi, emerse in queste settimane e peraltro sottolineate proprio dai familiari di Papi. La conclusione del governatore, insomma, è che “non è più accettabile l’equilibrio uomo e animale con i numeri che ci sono, o troviamo un posto dove spostare questi animali oppure si deve fare come fanno in tutto il mondo – ha concluso Fugatti -, dove gli orsi pericolosi li abbattono appena aggrediscono una persona e per quelli in eccesso si fa una selezione. Il Trentino non può snaturare le sue montagne e cambiare il suo approccio alla vita perché ci sono gli orsi“.

In realtà che le divisioni siano solo “fuori dal Trentino” come dice Fugatti non pare proprio scolpito nel marmo. Oggi al Corriere della Sera ha parlato Francesca Gerosa, esponente di Fratelli d’Italia che il suo partito vorrebbe come candidata alternativa a Fugatti per guidare il centrodestra alle prossime elezioni locali. “Abbattere un’orsa, ora inoffensiva e rinchiusa, per la quale si stanno già cercando soluzioni alternative, è inutile – dice – non ci restituirà Andrea, non allevierà né il dolore della nostra comunità né quello della sua famiglia e non renderà il Trentino più sicuro. Credo invece che sia necessario impedire altri eventi tragici, insieme, senza contrapposizioni ideologiche e senza inseguire capri espiatori”. Anche lei, come Fugatti, vuole una diversa gestione degli orsi, ma è contraria agli abbattimenti. E la situazione dal merito si sposta alla questione politica: “Come Fratelli d’Italia abbiamo dato al governatore la nostra disponibilità, che lui però non ha voluto cogliere – sottolinea ancora al Corriere la rappresentante di Fdi – La politica non può agire di pancia, servono scelte ponderate, discusse con tutti i portatori di interesse e con i tecnici. Da qui, dalla convinzione che tutti dobbiamo fare qualcosa, la mia iniziativa di istituire un Tavolo provinciale di lavoro e confronto con esperti e categorie, aperto e dinamico nelle adesioni”. Il primo incontro si è tenuto alcuni giorni fa alla presenza di Lav, Wwf, Lipu, veterinari e con contributi degli albergatori.

Oggi, intanto, circa 150 persone hanno manifestato a Sabbionara di Avio, nel paese di Fugatti. La manifestazione è stata orgnaizzata dal Partito animalista europeo insieme ad altre associazioni. In precedenza sit in simili si erano tenuti davanti al Palazzo della Provincia a Trento e al Centro faunistico del Casteller, dove sono rinchiusi Jj4 ed altri esemplari come M49 (detto Papillon). Alcuni esponenti del consiglio provinciale hanno espresso solidarietà a Fugatti.

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