È all’Altare della Patria l’unico impegno ufficiale nell’agenda di Giorgia Meloni per il suo primo 25 aprile da capo del governo. Alle 9 la premier parteciperà “alla cerimonia di deposizione di una corona d’alloro da parte del capo dello Stato” Sergio Mattarella: non c’è altro in programma, assicurano da Palazzo Chigi. Dentro il partito, però, è diffusa la convinzione che all’ultimo momento possa optare per una dichiarazione ufficiale o una visita in un luogo simbolico. Citando fonti vicine alla premier, l’Ansa le attribuisce il pensiero che “il 25 aprile è una festa della Costituzione e quindi dev’essere celebrata prima di tutti dal presidente della Repubblica”: dev’essere “una festa di tutti, una festa di libertà e democrazia, che negli anni, dal suo punto di vista, sono stati troppo spesso definiti valori della sinistra. E non è giusto che questo sia un giorno divisivo”, è il ragionamento.

Al Vittoriano ci sarà anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, finito al centro della bufera per aver sottolineato che la parola antifascismo non compare in Costituzione. Nel pomeriggio La Russa volerà a Praga, dove alle 12.15 interverrà alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea, per poi rendere omaggio al monumento a Jan Palach (lo studente ceco che si diede fuoco contro l’invasione sovietica) e visitare il campo di concentramento di Theresienstadt. Programma simile per il presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana: Altare della Patria e poi la Conferenza di Praga, dove avrà un bilaterale con il presidente del Parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk. Il vicepremier Antonio Tajani, ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia, andrà alle Fosse Ardeatine: “Sarò a depositare una corona a nome del governo italiano in ricordo delle vittime della ferocia nazifascista nella mia città”, ha annunciato.

Niente cortei né commemorazioni per l’altro vicepremier, il ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega Matteo Salvini: sarà in tour tra Cinisello Balsamo, Seregno e Lazzate, tre dei comuni lombardi al voto alle prossime amministrative. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, esponente dell’inner circle di Meloni, anticiperà il rientro dal G7 dell’Agricoltura in Giappone per evitare letture polemiche: in mattinata sarà a Subiaco (Roma) a deporre una corona e partecipare alla cerimonia ufficiale, mentre nel pomeriggio volerà a Barcellone per intervenire a un convegno sulla pesca. Un altro colonnello di FdI, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, parteciperà alla commemorazione organizzata dalla Comunità ebraica di Roma. Con Mattarella in visita ufficiale a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves, nel triangolo dell’orrore nazifascista e della Resistenza, ci saranno i ministri di FdI Guido Crosetto (Difesa) e Daniela Santanchè (Turismo), ma anche il leghista Roberto Calderoli (Autonomie).

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