“Ci sono dei punti fermi: i diritti dei minori, la cura dei figli nati“. A sottolinearlo la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione straordinaria della Consulta, con la relazione sull’attività e sugli indirizzi giurisprudenziali della Corte nel 2022.

Sciarra non ha voluto commentare l’iniziativa di alcune Procure, a partire da quella di Padova che ha chiesto al Comune gli atti di 33 iscrizioni all’anagrafe dal 2017 dei figli di coppie lgbt, per sottoporli a valutazione del Tribunale (che in astratto potrebbe decidere di annullarle). Da settimane il dibattito sul tema è stato innescato dallo stop, richiesto dal governo al Comune di Milano, di registrare sui certificati di nascita i nomi dei genitori non biologici nati da coppie omogenitoriali. Era stato poi l’Europarlamento ad approvare un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che “condanna le istruzioni date dal governo italiano alla municipalità di Milano di sospendere la registrazione delle adozioni delle coppie omogenitoriali”.

“Noi abbiamo lanciato un messaggio di attenzione per i diritti dei minori, non è mutata questa visione”, ha concluso Sciarra. Precisando come “anche dal Lussemburgo viene una indicazione di grande rilievo: quella Corte si occupa del diritto di circolazione dei minori”.

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