Venti milioni di euro per mettere in piedi la macchina degli Eyof, il Festival olimpico della gioventù europea (che non c’entra nulla coi Giochi olimpici giovanili), quando la Finlandia, nel 2022, ne spese 3,5. A fronte – e lo dimostrano i fatti – di risultati (mediatici e di seguito, in generale) “pressoché nulli”. A denunciare le anomalie relative agli Eyof organizzati in Friuli-Venezia Giulia (disputatisi a fine gennaio) era stato, lo scorso novembre, ilFattoQuotidiano.it grazie – tra le altre cose – a un accesso agli atti del capogruppo del M5s, Mauro Capozzella, che aveva consentito di quantificare la somma messa a disposizione da Massimiliano Fedriga per organizzare le gare (20 milioni di euro, come detto). Ora il Partito democratico ha deciso di inoltrare altre tre richieste agli atti e di presentare un’interrogazione – a prima firma Diego Moretti – alla Giunta a trazione leghista per fare chiarezza sulle “molte zone d’ombra”.

A sorprendere, già lo scorso anno, era stato lo “spezzatino” tra le varie discipline, che anziché essere accorpate in un numero ristretto di sedi, erano state dislocate lungo tutte le Alpi Carniche e Giulie, gli investimenti milionari su progetti dal futuro incerto o su strutture temporanee, che poi sarebbero state smantellate (e dunque, in questo caso, senza futuro) e i tanti soldi destinati alle due cerimonie, quella di apertura e quella di chiusura (una a Trieste, l’altra a Udine). “Quello che preoccupa è il silenzio della Giunta – dice Moretti – noi non vogliamo demonizzare l’evento in sé, che per lo sport e i giovani è importante, ma c’è modo e modo di spendere le risorse pubbliche“. Al di là degli investimenti sugli impianti, sulle piste da sci e sulle infrastrutture, per i dem ci sono altre questioni che non tornano. Qualche esempio? “Siamo venuti a sapere di gettoni da 200 euro al giorno per i volontari, non sappiamo quanto siano costati i kit di abbigliamento, che ora troviamo in vendita online, non conosciamo il costo della mascotte, di cui, ci dicono, siano pieni i magazzini – racconta Moretti – le stanze degli alberghi venivano date a 120 euro a notte, quando sui siti il costo era di 70 euro. Per non parlare della cerimonia di chiusura, il cui costo si sarebbe aggirato intorno ai tre milioni di euro. Il tutto, va sottolineato, a fronte di un riscontro di pubblico ben al di sotto delle aspettative”.

Il Partito democratico, insomma, chiede trasparenza alla Giunta Fedriga. La risposta all’interrogazione e quelle ai tre accessi agli atti (costi relativi alle gare, costi relativi alle infrastrutture ed eventuale finanziamento da parte di Promoturismo) arriveranno, tuttavia, dopo le elezioni, che in Friuli-Venezia Giulia sono in programma domenica 2 e lunedì 3 aprile. Fedriga, appoggiato da tutto il centrodestra, si presenta con una propria lista civica, col sogno di emulare Luca Zaia e di battere Fratelli d’Italia; Pd e M5s corrono insieme (con Verdi e Sinistra) a sostegno del candidato di Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo; Azione e Italia viva propongono invece Alessandro Maran (ex Pci, ex Ds, ex montiano, ex Pd), mentre i movimenti contrari al vaccino e al certificato verde sostengono Giorgia Tripoli.

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