Sono decine i feriti, dei quali due in modo grave, negli scontri scoppiati tra manifestanti e polizia attorno alla contesa riserva idrica in costruzione a Sainte-Soline (Deux-Sèvres), dove migliaia di persone si sono mobilitate nonostante il divieto di assembramento. Secondo Le Monde, molti manifestanti, tra cui un fotografo, sono rimasti feriti. Il quotidiano francese ha denunciato l’uso di idranti e granate stordenti da parte della polizia, che utilizza anche quad per muoversi più agevolmente nel fango. Diversi veicoli della gendarmeria sono stati incendiati.

Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha sottolineato su Twitter “la violenza contro i nostri gendarmi da parte dell’estrema sinistra a Sainte-Soline: indicibile, insopportabile. Nessuno dovrebbe tollerare questo”. A partire dalle 13,30, i dintorni del bacino sono stati scossi da numerose esplosioni. Nella tarda mattinata aveva cominciato a sfilare un lungo corteo, formato da almeno 6.000 persone, secondo la prefettura, circa 30.000 secondo gli organizzatori – il collettivo delle associazioni Bassines non merci, il movimento ambientalista delle Rivolte della Terra e della Confederazione contadina. “L’obiettivo è avvicinarsi e accerchiare il bacino per fermare il cantiere “, ha detto un membro delle Rivolte della Terra all’inizio del corteo. Per fronteggiare i manifestanti, sono stati mobilitati più di 3.000 gendarmi e agenti di polizia.

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