L’ultimo film di Quentin Tarantino sta per essere girato e i “critici” dovrebbero iniziare a tremare. Già perché s’intitolerà The Movie Critic e sarà il decimo, e ultimo, film dell’autore di C’era una volta ad Hollywood. Secondo i ben informati ad Hollywood lo script di Tarantino è concluso e nei prossimi giorni verrà presentato a diversi possibili produttori. Tarantino, infatti, non ha una casa di produzione alle spalle a cui è legato contrattualmente. Ad eccezion fatta della Sony che l’ha arruolato per C’era una volta ad Hollywood e che ha con lui ha sottoscritto un accordo in cui verranno rilasciati i diritti del precedente e del nuovo film al regista dopo vent’anni.

Insomma, lo script di The Movie Critic è chiuso a quintupla mandata in una valigetta. Uno dopo l’altro i rappresentanti degli studios potranno visionarlo recandosi nello studio di Beverly Hills dell’agente di Tarantino, sfogliandone le pagine ma senza possederne copia. Nel 2015 l’autore de Le Iene venne infatti fregato da qualche disgraziato traditore della sua cerchia che aveva fatto girare in mezzo mondo lo script di The Hateful eight. Diversi insider segnalano anche che se le letture delle prossime settimane andassero a buon fine, una produzione per Tarantino verrebbe messa insieme con rapidità per partire sul set in autunno.

Su The Holywood Reporter, che ha anticipato la notizia, si segnala che Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Christopher Waltz e Samuel L. Jackson, tra gli altri, sarebbero pronti ad ogni minuto a salire sul carro del nuovo film. Anche se c’è un piccolo ostacolo a questo elenco di maschi. Perché i bene informati sostengono che The Movie Critic non avrà al centro un critico cinematografico da sodomizzare modello Marsellus Wallace o da cospargere di benzina dopo avergli tagliuzzato il viso come ne Le Iene. Protagonista sarà una donna, quindi un’attrice, nella parte della celebre critica del New York Times, Pauline Kael, morta ad 82 anni nel 2001. Una delle voci più pungenti, supponenti e litigiose nell’ambito della critica americana. A Kael peraltro accettò alla fine degli anni settanta un breve incarico lavorando come consulente della Paramount, per fare contento l’amico Warren Beatty. I bene informati sostengono infatti che lo script di Tarantino sia (nuovamente) ambientato in quegli anni come se coincidesse con l’attività che la Kael svolse per lo studio di produzione. Ricordiamo infine che Tarantino ha affermato più volte che avrebbe voluto dirigere 10 film o ritirarsi prima dei 60 anni. Se consideriamo i due volumi di Kill Bill come unico film, Tarantino ad oggi ha girato nove film e a fine marzo compirà 60 anni.

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