“Non in linea con il programma culturale di mandato”. Sarebbe questo il motivo, secondo quanto riporta La Repubblica, ad aver spinto la giunta di centrodestra del comune di Marcon (Venezia) – guidata da Matteo Romanello – a negare il patrocinio all’Anpi locale per la proiezione del film Roma città aperta di Roberto Rossellini, unanimemente considerato un capolavoro cinematografico e un manifesto dell’antifascimo e dell’antinazismo. La pellicola, con Anna Magnani e Aldo Fabrizia, è in programma sabato 18 marzo. Il rifiuto a della giunta comporta un pagamento di 92 euro per l’affitto della sala solitamente concessa gratuitamente alle associazioni. “Il problema non sono certo i soldi – dice al quotidiano Filippo Nappi, presidente locale dell’Anpi – ma il gesto, le motivazioni. Che vuol dire che Roma Città aperta non è linea con la programmazione culturale? Non ha senso, è uno dei film italiani più famosi al mondo, un capolavoro assoluto”. Le storie di resistenza raccontate nel film – all’epoca candidato anche agli Oscar – rappresentano uno dei punti più alti del Neorealismo italiano .

Il senatore e segretario regionale del Partito democratico veneto, Andrea Martella, ha presentato un’interrogazione al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Le istituzioni sono di tutti non è accettabile che vengano piegate a ideologie di parte. Negando il patrocinio, l’amministrazione comunale di Marcon confonde la propria funzione istituzionale con la militanza di parte. Per questo ho chiesto chiarimenti al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano presentando una interrogazione sull’accaduto. È estremamente grave non riconoscere la tragicità degli eventi che portarono alla dissoluzione del nostro Paese e al contempo la forza morale degli italiani comuni diventati, loro malgrado, eroi nel contrastare l’occupazione nazista e sui cui valori di resistenza si fonda la nostra Repubblica. È grottesco infine, nel 2023, strumentalizzare il film di Rossellini, opera – conclude – che appartiene a pieno titolo alla cultura nazionale”. “Succede a Marcon, provincia di Venezia. La giunta di destra nega ad @Anpinazionale patrocinio per la proiezione di Roma Città Aperta, capolavoro di Rossellini. Perché non in linea con il programma culturale del mandato. Abbiamo presentato interrogazione. Censurano il cinema” scrive su Twitter Arturo Scotto di Art.1.

Romanello, rieletto la scorsa estate, ha lasciato il partito della la Lega in polemica lo scorso autunno. Già qualche mese era stato protagonista di un altro episodio che riguardava l’intitolazione della nuova scuola primaria del paese dedicata dopo un lungo dibattimento e qualche polemica a Tina Anselmi. Giunta e sindaco chiedevano di dedicarlo a Piero Angela ma il consiglio di istituto aveva deliberato per la politica e partigiana originaria di Castelfranco veneto.

Articolo Successivo

Davide Cesare, minuto di silenzio in consiglio comunale a Milano. L’accusa del Pd: “Tre esponenti di FdI e Lega hanno lasciato l’aula”

next