La serata della 95esima edizione degli Oscar inizia tra barocchi e penzolanti drappi rossi per gli ospiti in entrata al Dolby Theatre. Il presentatore Jimmy Kimmel – moscetto – arriva sul caccia di Top Gun: Maverick e si cala sul palco con un paracadute come Tom Cruise – assente, come James Cameron. Tra i pochi lampi di una serata monotona e svelta, citiamo la sorpresa di Lady Gaga – non doveva cantare – che invece si presente in t-shirt, jeans strappati e senza trucco in viso e si esibisce in una versione maestosa unplugged di Hold My Hand da Top Gun: Maverick.

Buffo anche l’intermezzo in cui sbuca sul palco l’asinella Jenny, superprotagonista assieme ad altri splendidi animali de Gli spiriti dell’isola, e Colin Farrell sul set con lei le manda un bacio sincero. Altro lampo la battuta di Hugh Grant che si ritrova con Andy McDowell a premiare il miglior scenografo ed elogia le creme idratanti che hanno mantenuto giovanissima la collega di Quattro matrimoni e un funerale, ma lui che non le ha utilizzate “somiglia ad uno scroto”. Infine il dolore sincero di John Travolta che lancia la carrellata dei defunti In Memoriam e si commuove appena gira l’occhio e vede che la prima ad essere ricordata è Oliva Newton John sia compagna all’epoca di Grease.

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