Quali sono i rapporti tra Lorenza Alagna e suo padre, Matteo Messina Denaro? È un interrogatori che si pongono gli investigatori. Alcuni anni fa, infatti, si era diffusa la notizia relativa al fatto che Lorenza avesse rinnegato il padre. Dopo l’arresto del boss di Castelvetrano, però, l’avvocato della giovane donne ha diffuso una lettera alla stampa per smentire questa circostanza. A Lorenza, figlia non riconosciuta che era cresciuta con la madre e per un periodo di tempo pure con la nonna paterna, è dedicato un lungo e amareggiato pizzino di Messina Denaro, trovato sempre in copia nel covo di Campobello, e indirizzato a tutte le sorelle. La data è del 15 marzo 2022 e il padrino affronta temi familiari, in particolare riferibili alla figlia Lorenza.

Il capomafia – come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare che oggi ha portato all’arresto di Rosalia Messina Denaro, sorella del boss – racconta nel pizzino di aver letto il necrologio che la nipote del mafioso Leonardo Bonafede aveva fatto dopo la morte del nonno. Si tratta dell’ex capomafia di Campobello, zio di Andrea, il geometra che aveva prestato la sua identità a Messina Denaro. “Leonardo Bonafede era un amico di nostro padre, lo conoscevo pure io comunque. È morto qualche anno fa. La Martina che si firma, io non la conosco ma è la nipote. Anche se non le conosco queste nuove generazioni, mi sono sempre tenuto informato sui familiari di chi è combinato – come noi, per sapere che fine hanno fatto. Ah, questa ragazza è cresciuta senza padre, lo arrestarono il padre quando lei era molto piccola e non è ancora uscito visto che ha l’ergastolo“, scrive Messina Denaro, che dunque ha continuato a tenere d’occhio le nuove generazioni delle famiglie di mafia.

Nel caso della nipote di Bonafede, il boss scrive che “è poco più grande di Lorenza, quindi stessa generazione, e sicuramente si conoscono anche perché andavano nello stesso liceo negli stessi anni. Quello che so di questa ragazza: è cresciuta con la madre, avranno avuto ‘incomprensioni‘ ovviamente, ma ha studiato, ha fatto il liceo scientifico, poi si è laureata in architettura credo, ed oggi lavora sfruttando la sua laurea. Fu sempre fidanzata con lo stesso ragazzo un paio di anni fa si è sposata con lo stesso, e la scorsa estate ha avuto una bambina. Vi ho raccontato la storia di lei perché ha fatto il necrologio, ma vi potrei raccontare la storia di tante con il padre assente e della stessa generazione, perché sono informato di tutte quelle a cui manca il padre. Ebbene, nessuno ha fatto la fine di Lorenza, sono tutte sistemate, che voglio dire? È l’ambiente in cui cresci che ti forma, e lei è cresciuta molo male. Ma la cosa che mi ha fatto più senso è la frase finale di questa Martina, mi ha colpito questa frase ed è per questa frase che vi sto scrivendo. Lei dice: ‘Onorata di appartenerti’ al nonno. Ma lo capite!?!”. Per il boss quindi “la mancanza del padre non è per sé motivo di degenerazione educativa, è solo Lorenza che è degerenata nell’infimo, le altre di cui so sono tutte cresciute onestamente“. Messina Denaro, insomma, non si dava pace per questa figlia che non dimostrava, evidentemente, di onorare la sua appartenenza a una stirpe mafiosa.

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