La famiglia delle concept car della serie “Sphere” dell’Audi si chiude con la presentazione della nuova Activesphere, che verrà esposta in anteprima mondiale al pubblico il 5 febbraio a Cortina d’Ampezzo. Il prototipo segue la roadster Skysphere, la berlina Grandsphere e la monovolume Urbansphere, tutte presentate nell’ultimo biennio.

E vuole essere la vettura più poliedrica dell’avveniristico gruppetto di show-car, come si evince dalla sua slanciata carrozzeria da crossover coupé. Che ha pure una sorpresa al posteriore: un piano di carico apribile, denominato “active back”, che strizza l’occhio ai pick-up americani – non a caso l’auto è stata disegnata dall’Audi Design Studio di Malibu, California – ed è pensato per trasportare attrezzature sportive o due e-bike. Lunga 498 cm, Activesphere poggia su cerchi da 22 pollici, gommati con penumatici adatti anche all’off-road.

All’interno c’è tanta, tanta tecnologia, più o meno futuristica: il tutto si basa sul sistema Audi Dimension, che mescola insieme elementi fisici e virtuali, proponendo contenuti digitali in realtà aumentata che vengono visualizzati in tempo reale tramite specifici occhiali. Ma sono della partita pure pannelli di controllo e display virtuali interattivi. Niente tasti fisici, naturalmente: tutto si controlla con gli occhi e i comandi gestuali. Immancabile il volante “retrattile”, che scompare nel cruscotto quando l’auto marcia sfruttando il pilota automatico.

Veniamo alla tecnica: la vettura sfrutta la piattaforma PPE, elettrica nativa e sviluppata insieme ai cugini della Porsche (i due marchi sono sotto l’ombrello del gruppo Volkswagen). Il suo sistema elettrico a 800 volt, “accetta” ricariche a 270 kW in corrente continua. Due i motori a elettroni, uno per ciascun asse, capaci insieme di 442 CV di potenza massima e ben 720 Nm di coppia motrice: sono alimentato da una batteria da 100 kWh di capacità, posizionata sotto il pavimento dell’auto, e in grado di assicurare 600 km di autonomia omologata.

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