“Ovviamente, è un’esperienza diversa tornare in Ucraina incinta di 20 settimane. Ma non andrò in nessun luogo in prima linea e il team ha fatto di tutto per individuare tutte le strutture ospedaliere lungo i nostri percorsi. Può ancora essere piuttosto impegnativo con i lunghi viaggi e il freddo intenso e bisogna essere vigili, ma ricordo a me stessa che migliaia di donne ucraine vivono questa esperienza ogni giorno”. E così Clarissa Ward, 42 anni, star della Cnn e già due volte mamma, annuncia al settimanale People di tornare in Ucraina per girare uno speciale in vista dell’anniversario della guerra il 24 febbraio. Ma a scatenare la polemica è la sua gravidanza, visto che partirà al quinto mese di gravidanza. Una scelta che sui social è divisiva: c’è chi la accusa di avere preso una decisione lesiva dei diritti conquistati dalle donne in tanti anni di battaglie e chi, pur ribadendo che si tratta di una sua libera scelta, le ricorda quanto sia pericoloso andare in Ucraina. Ma sono anche tantissimi i commenti di chi si congratula con lei per la scelta coraggiosa, per l’ispirazione che col suo esempio dà alle donne e alle colleghe e perché sceglie di continuare nonostante la gravidanza a fare il lavoro che ama.

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Ward, pluripremiata ‘chief international correspondent‘ dell’emittente, ha rivelato ai media di aspettare con il marito Philipp von Bernstorff il terzo figlio, un maschietto. La coppia ha già Caspar, 2 anni, ed Ezra, 4 anni. Tra i volti più noti della Cnn, ha trascorso più di 12 settimane a raccontare la guerra in Ucraina ed ora è a Kharkiv per girare uno speciale che andrà in onda in febbraio prima dell’anniversario dello scoppio del conflitto. Nonostante le accuse via social a seguito della sua decisione, lei tira dritto per la sua strada, garantisce di sentirsi bene, di non avere nausee, di possedere un “sacco di energia” e di non essere ancora “così enorme”, anche se ammette di essere “un po’ stufa” mentre si avvicina all’ultimo trimestre di gravidanza. Ma, più che dalla guerra, sembra spaventata di finire “soverchiata” da tre maschietti e dalla loro “energia”, nonostante abbia sempre sognato una famiglia numerosa, essendo figlia unica.

In ogni caso Ward, poliglotta con padre britannico e madre americana, è sempre stata una giornalista coraggiosa e in prima linea, lavorando in precedenza anche per Fox, Abc, Cbs e coprendo vari conflitti ed eventi importanti, dal Medio Oriente alla Russia sino all’Afghanistan, dove nel 2019 fu la prima reporter occidentale a raccontare la vita nelle aree controllate dai talebani. E nell’agosto del 2020 fu l’ultima a lasciare Kabul nel caotico ritiro americano, dopo che era stata costretta a indossare gli abiti tradizionali imposti alle donne dai talebani per continuare a testimoniare quanto accadeva per le strade della capitale, tra gli spari e momenti di grande tensione. La sua troupe rischiò anche di essere aggredita dai sedicenti studenti coranici. “Copriti il volto”, le urlarono prima di tentare il sequestro delle telecamere. Con freddezza ed esperienza riuscì ad evitare il peggio.

(foto tratta da un suo post su Instagram, 2020)

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