“Le manifestazioni esclusivamente a sostegno della pace e con appelli impersonali ad un cessate il fuoco non riguardano la giustizia ma sono dimostrazione di viltà e ipocrisia”. Parola di Yaroslav Melnyk, ambasciatore d’Ucraina in Italia, in una lettera inviata al leader del M5s Giuseppe Conte. Che ha risposto a stretto giro, sottolineando come il M5s “ha da subito assunto una posizione netta, denunciando la condotta criminale di Putin”. Oggetto del botta e risposta è stata la manifestazione per la pace del 5 novembre a Roma. Su questo argomento il diplomatico ha scritto all’ex premier un lungo messaggio pubblicato su Fb, in cui, nel ringraziarlo per “le parole di sostegno e solidarietà” spese per Kiev “sin dai primi giorni dell’invasione”, ha rimarcato: “Nessuno nega la necessità della pace, ma suscita grande preoccupazione con quali metodi, a quali condizioni e a quali costi dovrebbe essere raggiunta”.

Secondo Melnyk, quindi, “le manifestazioni esclusivamente a sostegno della pace e con appelli impersonali ad un cessate il fuoco non riguardano la giustizia ma sono dimostrazione di viltà e ipocrisia”. L’ambasciatore, poi, ha chiesto al leader del M5s di tener conto di questo durante lo “svolgimento della manifestazione del 5 novembre a Roma”. “La ringrazio per aver dato atto al Movimento 5 Stelle delle chiare posizioni di sostegno e solidarietà all’Ucraina fin dai primi giorni dell’ingiustificabile e brutale invasione da parte della Russia”, ha premesso Conte nella sua risposta, ricordando la posizione costante del M5s (condanna della “condotta criminale di Putin”). Il leader M5s, poi, ha rimarcato che “dopo otto mesi di conflitto, tuttavia, riteniamo necessario che gli sforzi dell’Italia e dell’Ue, insieme agli altri protagonisti della comunità internazionale, si concentrino adesso su un negoziato di pace”. Quanto alla manifestazione del 5 novembre, “a cui il M5s ha convintamente aderito – ha spiegato Conte -, mi preme precisare che la ‘piattaforma programmatica’ di tale iniziativa non lascia spazio a equivoci e ambiguità nella condanna dell’aggressore russo, nel rispetto della resistenza ucraina, nel sostegno e soccorso a favore del popolo ucraino“.

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